Gergo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica |
→I gerghi e le loro fonti nella storia: corretti errori di stile |
||
Riga 33:
==I gerghi e le loro fonti nella storia==
Esempi di gergo in senso stretto nella storia
La spinta della reazione, non si fece attendere: si trattava da parte degli stati, di decodificare i gerghi. Come replica ad un fenomeno linguistico e sociale, venivano pubblicate trattazioni sul modo di vivere e infrangere la legge di questi gruppi emarginati; la parte linguistica di questi "trattarelli" era costituita da glossari; si ricordino lo ''Speculum Cerretanorum'' di Teseo Pini in Italia (ca. 1485) ed il ''Modo Nuovo de intender la lingua Zerga, cioè parlar furbesco,'' pubblicato nel 1545 da Antonio Brocardo. ▼
Lo scopo di questi libretti era, secondo gli autori, quello di mettere in guardia il lettore dalla minaccia costituita dai parlanti del gergo descritto; si trattava dunque di avvertire il lettore su quelle che potevano essere le varie astuzie e abitudini di vagabondi e briganti. La lettura costituiva pure oggetto di un certo divertimento, legato al gusto del macabro e del proibito.▼
▲La spinta della reazione
Anche gli sforzi della [[Controriforma]] nel [[Seicento]] e ogni sorta di raccolta di vocaboli gergali in periodi più tardi erano da considerarsi soprattutto di natura criminologica, come risposta della società al formarsi di una controsocietà nemica.▼
▲Lo scopo di questi libretti era, secondo gli autori, quello di mettere in guardia il lettore dalla minaccia
▲Anche gli sforzi della [[Controriforma]] nel [[Seicento]] e
Per quanto riguarda l’[[Ottocento]], degli spunti di un certo interesse si trovano nei trattati di antropologia di quel secolo soprattutto in quelli di carattere [[criminologia|criminologico]] e [[psichiatria|psichiatrico]]; in parecchi frangenti, Ferrero sottolinea il gusto da parte dello studioso di mostrare l'uomo in una degradazione e abiezione che si volevano congenite .▼
▲Per quanto riguarda l’[[Ottocento]], degli spunti di un certo interesse si trovano nei trattati di [[antropologia]] di quel secolo soprattutto in quelli di carattere
Nel Novecento una progressiva integrazione sociale da parte dei gruppi di fuorilegge con lo stato. Questo riguarda ad esempio il prossimo esempio di gergo: quello della [[mafia]]. Ferrero ricorda il termine di [[Mafiese]], la lingua mafiosa che successivamente doveva essere usata anche nel mondo di assessori e deputati (e che oggi, non è più da considerarsi un gergo in senso stretto, in quanto non è più segreta).▼
▲Nel [[Novecento]], si osservò una progressiva integrazione
==Bibliografia==
|