Condottiero: differenze tra le versioni
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== La figura del condottiero in età romana: Scipione, Cesare e Antonio ==
[[File:Giulio-cesare-enhanced 1-800x1450.jpg|thumb|260px|Caio Giulio Cesare]]
Tra le più importanti figure di condottieri dell'età romana vi sono [[Scipione l'Africano]], [[Caio Giulio Cesare]] e [[Marco Antonio]]. Scipione, vissuto nel [[200 a.C.]], fu comandante dell'esercito romano contro quello cartaginese, capitanato da [[Annibale Barca]], nella [[Seconda guerra punica]]. Annibale, uomo il quale odiava moltissimo [[Roma]] e le sue leggi a causa della sconfitta precedente del padre Amilcare, si diresse dall'[[Africa]] verso le [[Alpi]], facendo sbarcare un esercito enorme e una moltitudine di elefanti. La sorte per i romani sembrava segnata: infatti Scipione e il suo esercito subirono gravissime sconfitte prima in [[Gallia Cisalpina]], poi in varie battaglie svoltesi in [[Etruria]] e, quella famosa, sul [[Lago Trasimeno]]. Successivamente i romani vennero ricacciati nel [[sud Italia]] e pareva che la capitale stesse per essere assediata. Le sorti della guerra tuttavia volsero inaspettatamente a favore dei romani nel [[202 a.C.]] con la [[Battaglia di Zama]], dove Annibale e i suoi elefanti furono distrutti e sconfitti definitivamente Il nemico cartaginese Annibale, piuttosto che essere catturato ed umiliato, preferì uccidersi.<br>Scipione, sebbene odiasse i nemici, mostrava molta ''[[humanitas]]'' nei loro confronti. Era un uomo molto colto e amante della letteratura sia latina che estera, tanto che creò a Roma il [[Circolo degli Scipioni]], composto da lui e da eruditi, come [[Quinto Ennio]], [[Marco Terenzio Varrone]] e [[Publio Terenzio Afro]] il commediografo.<br>Cesare, vissuto nel [[I secolo a.C.]], fin da giovane partecipò a numerose spedizioni in [[Africa]], in [[Spagna]] e in [[Alessandria d'Egitto]]. La sua più grande spedizione fu in [[Gallia]], durata dal [[58 a.C.]] al [[51 a.C.]] Dapprima Cesare, dato che nel posti vi erano numerosi tumulti, conquistò gli [[Elvezi]], poi i [[Belgi]] ed infine i [[Germani]] e i [[Britanni]], sconfiggendo per ultimo il suo più grande nemico: [[Vercingetorige]] ad [[Avarico]] nel [[52 a.C.]] Anche Cesare, come Scipione, non riteneva il popolo nemico rozzo ed inferiore, anzi, era talmente attirato dalle sue usanze e tecniche di combattimento e di difesa che annotò tutta la sua quasi decennale spedizione in un diario chiamato: ''[[De bello gallico]]''. Cesare inoltre dopo questa spedizione fu anche protagonista di un'altra guerra: quella contro il suo rivale [[Gneo Pompeo]] svoltasi in [[Italia]], anche questa annotata nei suoi diari e chiamata ''[[De bello civili]]'' (''Guerra civile''). L'assalto durò dal [[49 a.C.]] fino al [[45 a.C.]] e si protrasse fino all'odierna [[Palestina]], per non parlare
== La figura del condottiero nella leggenda: Orlando e Artù (prima del Mille) ==
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