Marcello Mascherini: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nacque da Maria Luigia Mascarin e da padre ignoto il quale non lo riconobbè alla nascita. Dopo una permanenza di quattro anni a Fagnigola di [[Azzano Decimo]], nel[[1910]] si trasferì con la madre a [[Trieste]]; durante la prima guerra mondiale fu profugo a [[Isernia]]. Tornò a [[Trieste]] solamente nel [[1919]] alla fine della guerra. Nella città [[friulana]] egli intraprese la strada dell'arte , in particolare quella della [[scultura]] nelle sue più svariate forme, frequentando la Scuola per capi d'arte dell'Istituto industriale "A. Volta", dove si formò con [[Alfonso Canciani]] e poi con [[Franco Asco]].Presso lo studio di quest'ultimo poté sviluppare un linguaggio più personale, lontano dalla formazione accademica che aveva inizialmente ricevuto.
Scrivendo di lui il poeta [[Alfonso Gatto]], che gli fu amico sincero, ricorda che:
 
«''questa condizione di autodidatta e di solitario lo costringe ad un più duro lavoro, a smarrimenti e a faticosi recuperi persino a esperienze ormai esaurire da altri; ponendolo in continuo confronto con se stesso e nella necessità di dovere contare soltanto sulle proprie forze, ne è favorito così il definirsi della sua persona''»
 
Tornato a [[Trieste]] nel [[1921]], proseguì gli studi frequentando la Scuola per capi d'arte dell'Istituto industriale "A. Volta", dove si formò con [[Alfonso Canciani]] e poi con [[Franco Asco]]. Presso lo studio di quest'ultimo poté sviluppare un linguaggio più personale, lontano dalla formazione accademica che aveva inizialmente ricevuto.
 
Conseguito il diploma nel [[1924]], nel dicembre dello stesso anno partecipò alla prima esposizione con alcuni gessi al Circolo artistico di Trieste. Inizialmente la sua attività si svolse esclusivamente nella [[Venezia Giulia]], collaborando anche con architetti della zona. Ebbe inoltre fortuna come decoratore di navi, esordendo con i profili bronzei del [[Benito Mussolini|Duce]] e del [[Vittorio Emanuele III|Re]] per la [[Victoria I]] ([[1930]]).