Due Trinità: differenze tra le versioni

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Il soggetto iconografico è piuttosto raro e ricorre qualche volta nell'arte fiamminga e spagnola è ispirato all'episodio evangelico del [[Ritrovamento di Gesù al Tempio|ritrovamento di Gesù adolescente]] da parte di [[Maria di Nazareth|Maria]] e [[san Giuseppe|Giuseppe]] nel [[tempio di Gerusalemme]], quando rivela loro la sua vocazione ("Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?" [[Vangelo secondo Luca|Lc]] {{passo biblico|Lc|2, 49}}).
 
Il pittore risolve il problema compositivo imposto dal tema grazie all'adozione di uno schema basato sul [[triangolo]]. La figura di Gesù si trova sia al vertice del triangolo che comprende il [[Dio Padre|Padre]] e lo [[Spirito Santo]] (la [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]] celeste), sia al vertice di quello che racchiude le figure della Vergine e di san Giuseppe (la [[Sacra Famiglia|trinità terrena]]). La separazione tra sfera celeste e mondo terreno è chiara: solo Cristo emerge al di sopra della metà inferiore del dipinto.
 
Grazie alla caratterizzazione umana dei personaggi sacri l'impostazione compositiva non si risolve in uno sterile schema dottrinale: la dolcezza dell'immagine della Vergine, che guarda affettuosamente il Gesù, e di Giuseppe, che rivolge lo sguardo allo spettatore invitandolo a partecipare alla scena sacra, testimoniano la sensibilità religiosa del pittore, che riesce a rendere la divinità un'entità vicina e accessibile.