Castello di Godego: differenze tra le versioni
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Si pensa che il nome "Godego" derivi in qualche modo dai [[Goti]], l'antica tribù germanica che invase l'Italia dopo il crollo dell'impero romano. Di questa tribù sono stati peraltro ritrovati dei reperti durante i lavori di scavo dello stadio parrocchiale, situato a pochi metri dai resti dell'antico castello (oggi sotto forma di piccola collina).
Da notare, ai confini con il comune di [[San Martino di Lupari]] (località Campagnalta), i resti di un antico insediamento dell'età del Bronzo: "Le Motte".
Inoltre a Godego è presente la chiesetta di San Pietro, del IV secolo, costruita nei pressi del torrente Muson, che rappresenta una delle più antiche chiese della zona.▼
Nel 1160 il vescovo di [[Frisinga]] assegnò ad '''Ecello II''', figlio di Ecelo I, della famiglia degli [[Ezzelini]] castellano di [[Onara]], di Romano ([[Romano d'Ezzelino]]) e di Bassano ([[Bassano del Grappa]]) anche il castello di Godego oltre che confermargli il privilegio perpetuo sugli altri castelli.
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==Amministrazione==
Nel 2006 il sindaco in carica è Angelo Civiero.
==Economia==
Storicamente basata sull'agricoltura il comune negli [[anni 1960|anni '60]] ha conosciuto i primi insediamenti industriali tra cui il molino sgambaro dove si produce tuttora la pasta jolly. Successivamente sono sorti altri insediamenti produttivi alcuni dei quali leader nel proprio settore: breton e simec (macchinari per la lavorazione del marmo) cimm (produzione sistemi idraulici per sanitari) omp, arca e stocco f.lli (settore arredamento) a cui si sono affiancati nel tempo alcuni tra i più conosciuti operatori nel settore dei servizi della castellana sia per la progettazione dei sistemi idraulici ed elettrici ( soldera impianti e pellizzari sistemi elettrici) sia nella ristorazione-catering ( santi catering )
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