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Il giorno seguente lo psichiatra Giordani e un collega dichiarano che la nenia infantile, che secondo loro serve al killer per ricreare il climax di una certa situazione in cui aveva già ucciso, è contenuta in un vecchio libro chiamato ''Fantasmi di oggi e leggende nere dell'età moderna''. Rintracciato il libro, Marc decide di contattare l'autrice, Amanda Righetti; nello stesso pomeriggio però la scrittrice viene assassinata dal killer. In punto di morte Amanda scrive sulla parete, piena di vapore acqueo, il nome dell'assassino. Però, con il freddo della finestra aperta, il vapore si asciuga. Il cadavere viene scoperto la sera stessa da Marc, che nota la strana posizione della donna con il dito rivolto verso il muro.
Il giorno seguente, Marc fa presente a Giordani della morte di Amanda. Giordani si dirige personalmente a casa di Amanda e capisce il perché della strana posizione della donna. Aprendo l'acqua calda, infatti, legge il nome dell'assassino sulle maioliche del bagno di casa nel punto in cui era stato ritrovato il corpo della scrittrice. Nel frattempo, Marc trova la villa nella quale è ambientato il libro e scopre che si chiama "Villa del bambino urlante" e che è disabitata da molti anni. Rintraccia dunque il custode, Rodi, e si fa prestare le chiavi. Quando entra, scopre che sotto l'intonaco di una parete c'è un affresco raccapricciante che raffigura un bambino con un lungo coltello in mano e un uomo gigantesco con il petto inondato di sangue con un albero di [[Natale]] sullo sfondo.
La sera, Giordani tenta di chiamare Marc, a cui vuole svelare l'identità del killer, ma non lo trova in casa. Mentre sta prendendo un tè entra in camera un pupazzo meccanico. Giordani lo fracassa con un coltello, ma l'assassino da dietro la tenda lo colpisce più volte, uccidendolo.
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Tornato a casa, Daly viene a sapere da Gianna della morte di Giordani: decide così di abbandonare le sue ricerche e di lasciare Roma. Chiede pertanto a Gianna se vuole partire con lui per la Spagna. La giornalista accetta entusiasta e i due si danno appuntamento per la sera stessa. Ma Marc, rivedendo la foto della "Villa del bambinio urlante", si accorge che una finestra della villa è stata murata. Cerca di contattare Carlo al telefono, ma a rispondergli è solo la madre. Scrive allora un biglietto a Gianna per dirle che sta ritornando nella villa. Vi arriva a notte fonda, e si accerta che esiste una finestra murata e scopre che questa nasconde una stanza a sua volta murata; dall'interno della villa abbatte il muro divisorio ed entra nella stanza segreta. È una camera da pranzo, in un angolo c'è un [[albero di Natale]]. Poi, con sua grande sorpresa, trova un corpo mummificato. Subito dopo riceve un colpo sulla testa e sviene.
Quando si sveglia vede il volto di Gianna: la giornalista ha letto il biglietto, lo ha raggiunto e lo ha trascinato fuori dalla villa, a cui qualcuno ha appiccato il fuoco, distruggendo il cadavere. Marc e Gianna, seguendo la pista del disegno, raggiungono
La stessa notte Gianna viene portata all'ospedale e riesce a salvarsi. Nel frattempo, Marc si rende conto che Carlo non può essere il killer della Ulmann, perché si trovava con lui nella piazza mentre veniva compiuto il primo delitto. Tornato nell'appartamento della medium, si rende conto che il quadro che lo aveva colpito in precedenza era in realtà uno specchio, e che quando entrò per la prima volta nella casa quello che vide riflesso era il volto dell'assassino, ovvero la madre di Carlo, Marta.
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