Franco Califano: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Originario di [[Pagani]], in [[provincia di Salerno]], nacque per caso in aereo sul cielo della [[capitale (città)|capitale]] [[libia|libica]], a quei tempi coloniaterritorio italianametropolitano italiano, acquisito con la guerra italo-turca del 1911. Crebbe e visse per molti anni a [[Roma]] ma trascorse otto anni a [[Milano]]. Già arrestato nel [[1970]] per possesso di [[stupefacenti]], caso in cui fu coinvolto anche [[Walter Chiari]] (assolto con formula piena), finisce nuovamente in [[carcere]] per lo stesso motivo e per porto abusivo di armi nel [[1983]], questa volta insieme al conduttore televisivo [[Enzo Tortora]] (assolto con formula piena e caso emblematico di mala giustizia). Durante quest'ultima esperienza carceraria compose l'album ''[[Impronte digitali (album)|Impronte digitali]]'', che si basa soprattutto su esperienze di quel periodo. In entrambi i processi Califano fu assolto "perché il fatto non sussiste". Califano lo ricordò ripetutamente nei suoi libri e nelle sue interviste.
 
Si cimentò come scrittore e saggista con opere come ''Ti perdo - Diario di un uomo da strada'', ''Il cuore nel sesso'', ''Sesso e sentimento'' e ''Calisutra'' - ''Storie di vita e casi dell'amore raccontati dal maestro''. Del [[2008]] è, invece, l'autobiografia ''[[Senza Manette]]'', scritta a quattro mani con [[Pierluigi Diaco]]. È stato interprete di [[fotoromanzi]] e attore cinematografico in ''[[Sciarada alla francese]]'' (1963), ''[[Gardenia, il giustiziere della mala]]'' (1979), ''[[Due strani papà]]'' (1983) con [[Pippo Franco]], ''[[Viola bacia tutti]]'' (1998) e ''[[Questa notte è ancora nostra]]'' (2008).