Assedio di Messina (1848): differenze tra le versioni

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[[File:Messina-Coronelli.jpg|thumb|Pianta seicentesca dl porto di Messina]]
Il porto di [[Messina]] è costituito da una penisola che partendo dall'estremità sud della città volge verso nord e poi verso ovest a forma di falce. Nel punto di partenza di questa piccola penisola era stata costruita, dopo la grande insurrezione di Messina del 1674-78 contro gli Spagnoli, una mastodontica fortezza, nota come la Cittadella, formata da una costruzione pentagonale protetta da profondi fossati ed opere avanzate. Inoltre sull’altra estremità della penisola esisteva un’altra fortezza, più piccola, il forte san Salvatore, fiancheggiato dal forte Real Basso, posto dinanzi sulla spiaggia cittadina. Questo complesso di fortificazioni sbarrava interamente l’ingresso del porto. Sul lato opposto, la Cittadella nel punto in cui si collegava con la terraferma aveva inoltre un arsenale fortificato ed un altro forte, il forte Don Blasco. Si trattava quindi di un vero complesso fortificato, che era imperniato attorno alla Cittadella, attorniata da tre altri forti e dall’arsenale. Esistevano ancora a sorveglianza della città di Messina altri tre forti, quelli di Gonzaga, di Rocca Guelfonia e del Castellaccio, che però non facevano sistema con quelli posti presso il porto. Esistevano inoltre presidi militari presso le carceri e l’ospedale civico. Messina era quindi sorvegliata da ben sette diverse fortezze, di diverse dimensioni, fra cui spiccava la mole dell’enorme Cittadella.
La subitanea insurrezione del 1848 aveva liberato dal dominio borbonico, molto odiato nell’isola, quasi tutta la Sicilia. Tuttavia, l’esercito napoletano aveva avuto cura di conservare il dominio della Cittadella di [[Messina]], che era di grandi dimensioni, potentemente fortificata e per la sua collocazione atta a costituire un’autentica testa di ponte per la riconquista della Sicilia. La Cittadella contava circa 300 cannoni ed una forte guarnigione, al sicuro dietro le mura ed i fossati.
Il cosiddetto assedio di [[Messina]] durò dal gennaio al settembre del 1848 e vide nel corso di questi nove mesi di lotta sette distinte grandi fasi di bombardamenti dell’artiglieria borbonica sulla città, oltre a violente battaglie di fanteria. Si possono distinguere quattro principali fasi di lotta.
 
== La prima fase. 29 gennaio/21 febbraio ==