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[[File:RN Roma at La Spezia harbor 1943.jpg|thumb|left|La corazzata ''[[Roma (nave da battaglia 1940)|Roma]]'' alla fonda a [[La Spezia]] nel 1943]]
LeL'ordine navidi piùpartenza importantidelle dellaForze RegiaNavali Marinada eranoBattaglia, ormeggiatecon adestinazione La SpeziaMaddalena, aglifu ordinitrasmesso da Supermarina alle 23:45 dell'ammiraglio8 Bergamini,<ref>{{Cita|Rocca1987|p.settembre 305e |Roccafu 1987|harv=s}}</ref>attuato che emise ldall'ordineammiraglio di partenza,Bergamini dalla corazzata ''[[Roma (nave da battaglia 1940)|Roma]]'' su cui aveva issato le sue insegne, alle 0301:0045 del 9 settembre., Ilquando ''Roma''le eraunità seguitoefficienti dalledelle Forze Navali da Battaglia cominciarono a muovere: in tutto erano tre corazzate (''Roma'', ''[[Littorio (nave da battaglia)|Italia]]'' e ''[[Vittorio Veneto (nave da battaglia)|Vittorio Veneto]]''), etre eraincrociatori preceduto(''[[Raimondo dalMontecuccoli naviglio(incrociatore)|Montecuccoli]]'', ''[[Eugenio di scortaSavoia costituito(incrociatore)|Eugenio daidi Savoia]]'' e ''[[Attilio Regolo (incrociatore)|Attilio Regolo]]'' della [[Naviglio militare italiano della seconda guerra mondiale#VII divisione incrociatori|VII Divisione incrociatori]]), otto cacciatorpediniere (''[[Mitragliere (cacciatorpediniere)|Mitragliere]]'', ''[[Fuciliere (cacciatorpediniere 1937)|Fuciliere]]'', ''[[Carabiniere (cacciatorpediniere 1938)|Carabiniere]]'' e ''[[Velite (cacciatorpediniere)|Velite]]'' della [[Imbarcazioni militari italiane della seconda guerra mondiale#XII squadriglia cacciatorpediniere|XII Squadriglia]], dai cacciatorpedinieree ''[[Legionario (cacciatorpediniere)|Legionario]]'', ''[[Alfredo Oriani (cacciatorpediniere)|Oriani]]'', ''[[Artigliere (cacciatorpediniere 1943)|Artigliere]]'' e ''[[Grecale (cacciatorpediniere)|Grecale]]'' della [[Imbarcazioni militari italiane della seconda guerra mondiale#XIV squadriglia cacciatorpediniere|XIV Squadriglia]],) dallee cinque torpediniere (''[[Pegaso (torpediniera)|Pegaso]]'', ''[[Orsa (F 558)|Orsa]]'', ''[[Orione (F 559)|Orione]]'', ''[[Ardimentoso (torpediniera)|Ardimentoso]]'' e ''[[Impetuoso (torpediniera)|Impetuoso]]''). eTuttavia, dallaoccorsero [[Imbarcazioniancora militaridue italianeore dellaprima secondache guerral'ultima mondiale#VIInave, divisionela incrociatori|VII''Vittorio DivisioneVeneto'', uscisse dal porto di La Spezia.<ref>Essendo in riparazione non poterono partire da La Spezia gli incrociatori pesanti ''[[Bolzano (incrociatore)|Bolzano]]'' fortee delle''[[Gorizia navi(incrociatore)|Gorizia]]'', i cacciatorpediniere ''[[RaimondoNicolò MontecuccoliZeno (incrociatorecacciatorpediniere)|MontecuccoliNicolò Zeno]]'', ''[[EugenioFR di21 Savoia(cacciatorpediniere)|FR 21]]'' e ''[[FR 22 (incrociatorecacciatorpediniere)|EugenioFR di22]]'', Savoiai sommergibili ''[[Ambra (sommergibile)|Ambra]]'', e''[[Sirena (sommergibile)|Sirena]]'', ''[[AttilioSparide Regolo(sommergibile)|Sparide]]'', ''[[Volframio (incrociatoresommergibile)|AttilioVolframio]]'', Regolo''[[Murena (sommergibile)|Murena]]'' e altre unità minori. Tutte queste navi, in parte autoaffondate dagli equipaggi in bassi fondali o sabotate in arsenale, ed altre che si trovavano in costruzione avanzata o in approntamento, sarebbero state catturate e molte riparate e riutilizzate dai tedeschi, con l'integrazione dell'armamento contraereo, nel restante scorcio della guerra. Cfr. {{cita|Mattesini 2002|pp. 492-493|harv=s}}.</ref> L'ordine di partenza fu inviato per conoscenza anche a Supermarina, che, però, non lo decrittò fino alle 04:04, quindi dopo che la flotta aveva già lasciato il porto ligure.<ref name=FM58>{{cita|Mattesini 2003|parte 1, p. 58|harv=s}}.</ref>. IlA ritardoquesto della partenza di nove orepunto, dovutorispetto allaa titubanzaquanto diprevisto Denel Courtenpromemoria eDick alleper estenuantila riunionipartenza indettedelle da Bergamininavi, ebbesubito gravi conseguenze: anziché prenderedopo il maretramonto subitodel doposole ilper tramontoavere delll'8indomani settembrela -scorta comeaerea glidegli Alleati avevanoal concordatolargo adi Bona livelloed tecnicoincontrarsi con iluna "promemoriaformazione Dick",navale ebritannica anticipando([[Force laH]]) certacomprendente reazionedue tedescacorazzate -e lesette Forzecacciatorpediniere, Navalisi daaveva Battagliaun levaronoritardo ledi ancorecirca solosei-sette alleore 03:30che, delcome giornosi 9vedrà, quandofu avrebberofatale dovutoper giàgli trovarsiattacchi sottoaerei latedeschi, protezioneche aereasorpresero Alleatale e in prossimità dell'appuntamentonavi in mare conaperto lee corazzatesenza britannichenessuna chescorta dovevanoaerea.<ref>{{cita|Mattesini scortarle2002|pp. a Bona, località prevista dal promemoria Dick481-484|harv=s}}.</ref>
Il ''Roma'' era seguito dalle corazzate ''Italia'' e ''Vittorio Veneto'' ed era preceduto dal naviglio di scorta costituito dai cacciatorpediniere, dalle torpediniere e dagli incrociatori. Le navi italiane navigarono invece in direzione della Maddalena, in Sardegna, come deciso da Supermarina. Circa alle 06:30 la formazione si congiunse al largo di [[Capo Corso]] con le forze provenienti da Genova ({{chiarire|VIII Divisione incrociatori su ''[[Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi (incrociatore)|Duca degli Abruzzi]]'', ''[[Giuseppe Garibaldi (incrociatore 1936)|Giuseppe Garibaldi]]'' e ''[[Attilio Regolo (incrociatore)|Attilio Regolo]]'' più l<nowiki>'</nowiki>''[[Emanuele Filiberto Duca d'Aosta (incrociatore)|Emanuele Filiberto Duca d'Aosta]]'' della IV Divisione|quali erano di preciso le navi? L'Attilio Regolo è scritto che partì da La Spezia}}),<ref>Rimasero a Genova perché in riparazione i cacciatorpediniere ''[[Corazziere (cacciatorpediniere 1939)|Corazziere]]'', ''[[Maestrale (cacciatorpediniere)|Maestrale]]'', ''[[Dardo (cacciatorpediniere 1932)|Dardo]]'', ''[[Premuda (cacciatorpediniere)|Premuda]]'' e ''[[FR 32 (cacciatorpediniere)|FR 32]]'', la torpediniera ''Papa'', e i sommergibili ''[[Aradam (sommergibile)|]]'', ''[[Antonio Bajamonti (sommergibile)|Bajamonti]]'', ''FR 13'' e un altro ex sommergibile francese con numero di battello non ancora assegnato. Queste navi subirono la stessa sorte di quelle rimaste a La Spezia. Cfr. {{cita|Mattesini 2002|pp. 492-493|harv=s}}.</ref> proseguendo in un'unica formazione con rotta sud. Intanto alle 09:00 Supermarina informò il comandante della base della Maddalena, ammiraglio [[Bruno Brivonesi]], dell'arrivo all'isola delle Forze Navali da Battaglia "verso le 14.00" e che le istruzioni relative al trasferimento a Bona avrebbero dovuto essere consegnate a Bergamini appena questi avesse ormeggiato la squadra a terra<ref name=FM239>{{cita|Mattesini 2003|parte 12ª, p. 39|harv=s}}.</ref>.
Alle 13:05 il ''Vittorio Veneto'' fu informato da un messaggio della corvetta ''Danaide'' che cinque motozattere avevano sbarcato circa 250-300 soldati tedeschi che avevano occupato la Maddalena, nonostante la guarnigione italiana fosse forte di oltre 10.000 uomini, sufficientemente armati e protetti da alcune navi in rada. Fra le 13:00 e le 14:00 anche Supermarina fu messa al corrente della nuova situazione, quindi Sansonetti fece trasmettere alle Forze Navali da Battaglia l'ordine di dirigere direttamente su Bona invece che sulla Maddalena<ref>{{cita|Mattesini 2003|parte 12ª, pp. 42-43|harv=s}}.</ref>. Bergamini alle 13:30 aveva ridotto la velocità della squadra a 20 [[Nodo (unità di misura)|nodi]] (dai 24 tenuti fino a quel momento) ed alle 13:54 richiese a Supermarina la ripetizione di tutti gli ordini trasmessi a partire dalle 12:45. Alle 13:49 il ''Vittorio Veneto'' intercettò un messaggio da Supermarina che ordinava di uscire immediatamente dalle [[Bocche di Bonifacio]] e di attaccare tutto il naviglio tedesco avvistato fra la Sardegna e la Corsica; in seguito a questo messaggio alle 14:45 Bergamini ordinò alle proprie forze, con le navi che procedevano in linea di fila per la presenza di campi minati, un'accostata a un tempo per 180° con nuova rotta a nord-ovest, quindi il ''Roma'' passò dalla testa alla coda della formazione delle corazzate, che aveva ridotto ulteriormente la velocità a 18 nodi. Prima del ''Roma'', in ordine, stavano l<nowiki>'</nowiki>''Italia'' e il ''Vittorio Veneto'', mentre a seguire c'erano sei incrociatori, otto cacciatorpediniere e cinque torpediniere. La formazione molto allungata, la meno adatta a fronteggiare un attacco aereo, si era resa necessaria sempre per minimizzare i rischi di incappare in qualche mina.
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