Chiariflocculazione: differenze tra le versioni

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Nel trattamento di chiariflocculazione si sfruttano le proprietà di alcune sostanze, dette '''coagulanti''', che in determinate condizioni operative, formano in acqua dei composti insolubili dotati di carica elettrica di segno opposto (carica positiva) rispetto a quella dei colloidi costituenti la torbidità da eliminare (carica negativa). Pertanto, i composti coagulanti interagiscono con i colloidi provocando la formazione di microfiocchi.<br>
I più utilizzati sono i coagulanti inorganici come:<br>
- i seguenti sali d'alluminio: solfato di alluminio Al<sub>2</sub>(SO<sub>4</sub>)<sub>3</sub>, cloruro di alluminio AlCl<sub>3</sub>, policloruro basico di alluminio Al<sub>n</sub>(OH)<sub>m</sub>Cl<sub>3n-m</sub><br>
- i seguenti sali di ferro: cloruro ferrico FeCl<sub>3</sub>, solfato ferrico Fe<sub>2</sub>(SO<sub>4</sub>)<sub>3</sub>, solfato ferroso FeSO<sub>4</sub><br>
- idrossido di calcio Ca(OH)<sub>2</sub> detto calce spenta e ossido di calcio CaO detto calce viva.<br>