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==L'exequatur in diritto consolare==
La Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari del 1963 all’art. 12 definisce l’''exequatur'' come il permesso che lo Stato di residenza accorda ad un individuo designato dallo Stato di invio come [[agente consolare|Console]] di carriera o Console onorario.
La concessione dell’''exequatur'' è il presupposto necessario affinché un console possa esercitare le proprie funzioni; peraltro, la medesima Convenzione garantisce agli Stati un ampio margine di manovra, nella misura in cui stabilisce che, qualora uno Stato decida di non concedere l’''exequatur'' ad un
Ai sensi dell’art. 23 della suddetta Convenzione, qualora lo Stato territoriale ritenesse ''[[persona non grata]]'' il titolare di un posto consolare, può provvedere alla revoca dell’''exequatur'' in maniera tale da far cessare tutti i benefici e le [[immunità]] di cui beneficiano i Consoli – di carriera ed onorari.
La data di concessione dell’''exequatur'' determina infine l’ordine delle precedenze fra i consoli.
In Italia, ai fini della concessione dell’''exequatur'', viene seguita una diversa procedura a seconda che si tratti di un
Nel primo caso, dopo aver ricevuto le Lettere Patenti (cioè a dire il documento di nomina a console da parte del Capo dello Stato d’invio), il [[Cerimoniale#Cerimoniale Diplomatico della Repubblica|Cerimoniale Diplomatico della Repubblica]] provvede alla concessione dell’''exequatur'' che ha una durata pari alla missione del console; tutto ciò ferma restando la già citata possibilità di revocare l’''exequatur'' nel caso in cui lo Stato italiano ritenga persona non grata il Console in questione. Non è invece contemplata l’ammissione provvisoria all’esercizio delle proprie funzioni, salvo in casi di particolare urgenza e comprovata necessità.
Nel caso invece dei Consoli onorari, la procedura è molto più articolata. L’Ambasciata del Paese interessato comunica al Cerimoniale Diplomatico, tramite Nota verbale, il nominativo del candidato Console onorario – nella maggior parte dei casi cittadino italiano – e la città sede del Consolato con la circoscrizione di competenza, allegando le relative Lettere Patenti. A questo punto, prima di concedere dell’''exequatur'', la [[Farnesina]] provvede all’acquisizione di taluni pareri presso le Direzioni Generali competenti nonché presso le varie Autorità locali sia sul candidato stesso (verificandone la fedina penale ed assicurandosi che il predetto non ricopra cariche pubbliche e/o pubblici impieghi) sia sull’opportunità di istituire un Consolato onorario in una determinata città. Solo in seguito a queste verifiche il Cerimoniale Diplomatico valuta se concedere o meno l’''exequatur'', la cui durata è di cinque anni – rinnovabili.
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