Quel giardino di aranci fatti in casa: differenze tra le versioni

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== Critica ==
Il film è tratto dalla [[commedia]] [[Quel giardino di aranci fatti in casa (commedia)|omonima]] di [[Neil Simon]]<ref>{{ibdb|spettacolo|3696|nome=I Ought to Be in Pictures}}</ref>, rappresentata per la prima volta all<nowiki>'</nowiki>''[[Ahmanson Theatre]]'' di [[Los Angeles]] nel [[1979]] e successivamente, dal marzo [[1980]] al novembre [[1981]], allo ''[[Eugene O'Neill Theatre]]'' di [[Broadway]]<ref>Neil Simon, ''I Ought to be in Pictures'', London: Samuel French Limited, 1981, ISBN 0573610894, ISBN 9780573610899</ref>. Mentre la parte di Herbert fu interpretata a Los Angeles da [[Tony Curtis]] e a Broadway da [[Ron Leibman]], le parti di Steffy e di Libby furono interpretate dalle stesse attrici, rispettivamente [[Joyce Van Patten]] e [[Dinah Manoff]]<ref>''John Willis<nowiki>'</nowiki> Theatre World'', New York: Crown Publishers, Vol. 36, 1981, p. 184</ref>. La protagonista femminile del film, la giovane Dinah Manoff, aveva creato la parte di Libby in teatro e aveva perciò vinto il prestigioso premio [[Tony Award]] come migliore attrice nel [[1979]] <ref name="1980_Awards">{{citeCita news |title titolo = Get this 'Picture' |date data =March 26, marzo 1982 |last cognome = Armstrong |first nome = Douglas |newspaper pubblicazione =[[ Milwaukee Journal Sentinel]] |publisher editore =[[ Journal Communications]] | url = http://news.google.com/newspapers?id=g34hAAAAIBAJ&sjid=Q4sFAAAAIBAJ&pg=6157,3920616 |accessdate accesso =February 17,10 aprile 20122013}}</ref>; era figlia di [[Arnold Manoff]], uno [[sceneggiatore]] di [[Sinistra (politica)|Sinistra]] che fu messo nell'impossibilità di lavorare nel cinema all'epoca del [[Maccartismo]], e dell'attrice [[Lee Grant]]<ref>Paul Buhle e Dave Wagner, ''A very dangerous citizen: [[Abraham Lincoln Polonsky]] and the Hollywood left'', Berkeley etc.: University of California press, 2001, p. 173, ISBN 0520223837 ([http://books.google.it/books?id=dWQjSDwtCr4C&pg=PA173&dq=Manoff Google libri])</ref>.
 
Nonostante il grande successo ottenuto a teatro, l'adattamento cinematografico di ''Quel giardino di aranci fatti in casa'', accusato soprattutto di un eccesso di [[sentimentalismo]], non ebbe molto successo negli [[Stati Uniti]]<ref name=mojo>[http://www.boxofficemojo.com/movies/?id=ioughttobeinpictures.htm ''I Ought to Be in Pictures'' at Box Office Mojo]</ref>. In Italia ricevette recensioni molto favorevoli, ad esempio da [[Tullio Kezich]]<ref>Tullio Kezich, ''La Repubblica'' del 16 ottobre 1985, ''op. cit.''</ref>.