Selachimorpha: differenze tra le versioni

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==== Coda ====
[[File:Shark Tail shapes-it.svg|right|350px|thumb|Le varie tipologie di coda negli squali.]]
Le code degli squali ([[pinna caudale|pinne caudali]]) variano considerevolmente in base alla specie ed [[evoluzione|evolvendosi]] si sono [[adattamento|adattate]] al particolare stile di vita di ogni squalo. È la coda che permette gli scatti in avanti, quindi [[velocità]] e [[accelerazione]] dell'animale dipendono dalla sua forma. I ''Selachimorpha'' possiedono infatti una pinna caudale eterocerca la cui parte dorsale è di solito molto più grande di quella ventrale. Ciò è dovuto al fatto che la [[colonna vertebrale]] dello squalo si estende per l'appunto fino alla porzione dorsale, dando una maggiore area superficiale ai [[Legamento|legamenti]] dei [[muscolo|muscoli]], in modo da fornire un metodo di locomozione molto efficiente e da compensare la spinta verso l'alto data dall'elevata concentrazione di olii nel fegato. L'opposto accade nei pesci ossei, i membri della classe degli ''[[Osteichthyes]]'', che sono dotati di pinna caudale omocerca in quanto il galleggiamento è consentito non dagli olii ma dalla vescica natatoria. Per compensare la caratteristica forma eterocerca della coda e la spinta verso il basso che ne deriva, gli squali presentano [[pinne pettorali]] saldate appena dietro la testa e piuttosto sviluppate se confrontate a quelle degli altri pesci<ref name=Acquariumpoint>{{cita web|url=http://www.acquariumpoint.it/squali.htm|titolo=Gli Squali|accesso=16-05-2009}}</ref>. La forma delle pinne può essere più o meno accentuata a seconda delle abitudini alimentari delle varie specie. La coda dello [[Galeocerdo cuvier|squalo tigre]] ad esempio, ha un grande lobo superiore che permette di distribuire efficientemente la forza sia nel caso in cui il pesce proceda a velocità costante in avanti che nel caso in cui si presenti la necessità di improvvisi cambi di direzione e velocità. Questa specie ha una dieta varia, e per questo deve essere in grado di muoversi facilmente nell'acqua quando caccia, mentre lo [[Lamna nasus|smeriglio]], che caccia piccoli pesci come lo [[Scomber scombrus|sgombro]] e l'[[Clupea harengus|aringa]], ha una coda dotata di un lobo inferiore di grandi dimensioni che gli permette di mantenere a lungo le alte velocità necessarie alla cattura delle sue agili prede<ref name="Nelson">{{en}}{{Cita|Nelson||nelson}}</ref>.
Alcuni adattamenti delle code hanno lo scopo di permettere allo squalo di colpire le prede. Gli [[Alopiidae]] ad esempio appartengono a questa categoria e stordiscono, con un colpo della robusta coda caratterizzata da un lobo superiore potente ed allungato, pesci e [[teuthida|calamari]] che si riuniscono in branco, in modo da cibarsene. L'''[[Isistius brasiliensis]]'' ha invece una coda con entrambi i lobi piuttosto larghi e simili tra loro, ma ha la peculiare caratteristica di possedere tessuto [[bioluminescenza|bioluminescente]] sulla parte inferiore del corpo fino alla coda stessa. Durante la [[predazione]], una piccola parte di questo [[pesce abissale]] si illumina di una luce bluastra in modo da simulare la presenza di un piccolo pesce di altra specie. In questo modo un gruppo di ''Isistius brasiliensis'' può fingersi un banco di piccoli pesci e di conseguenza altri squali o pesci come i [[Thunnus|tonni]] cadono in trappola scambiando i fasci di luce per prede. Quando gli ''Isistius'' si rivelano l'incauto predatore diventa a sua volta preda<ref>{{en}}{{Cita|Milius||milius}}</ref>.