Utente:Emilio48/Sandbox1: differenze tra le versioni

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Image:Messina Straits Pilumnus inermis.png|Fig. 13: Pilumnus inermis, piccolo crostaceo presente sulla sella Ganzirri-Punta Pezzo
Image:Messina Straits Laminariales.jpg|Fig. 14 : Laminaria dello Stretto di Messina
Image:Messina Straits Albunea carabus.jpg|Fig. 15 : Albunea carabus proveniente dalla sella Ganzirri-Punta Pezzo
Image:Messina Straits Posidonia Caulerpa Pinna nobilis.JPG|Fig. 16 : Posidonia, Caulerpa e Pinna nobilis lungo la costa siciliana dello Stretto
Image:Messina Straits Pinna nobilis.JPG|Fig. 17 : Pinna nobilis, frequente lungo la costa siciliana dello Stretto
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Le intense ed alterne correnti, la bassa temperatura e l’abbondanza di sali di azoto e fosforo trasportati in superficie dalle acque profonde determinano la disponibilità di una grande quantità di sostanza organica utilizzata sia dagli organismi pelagici sia, soprattutto, dai popolamenti bentonici costieri. Tutto ciò, insieme ai fenomeni associati, determina un vero e proprio ''riarrangiamento ecologico'' che nelle specie a prevalente distribuzione occidentale tende a simulare una condizione di tipo atlantico. Infatti, numerose specie prettamente atlantiche, come ad esempio le laminarie (grandi [[Alga|alghe]] brune), pur se presenti in qualche altra zona del Mar [[Mediterraneo]] solo nello Stretto di Messina riescono a formare comunità ben strutturate formando delle vere ''foreste sottomarine'' a riprova delle ottimali condizioni ambientali.