Elvis Presley: differenze tra le versioni
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[[File:Colonel Tom Parker.jpg|thumb|Una rara istantanea del [[Colonnello Tom Parker]], il [[Manager]] di Elvis]]
Sempre in quel periodo Elvis fece anche la conoscenza del [[colonnello Tom Parker]], che a causa di una serie
Il complesso e controverso rapporto che nel corso di tutta la sua carriera legò in modo indissolubile e apparentemente molto produttivo e proficuo a livello economico per entrambi, il [[cantante]] ed il suo [[manager]], col tempo finì per diventare un argomento di accesa discussione presso i suoi [[fan]] più accaniti: in merito la vulgata più diffusa e universalmente accettata è quella che definisce il [[colonnello Tom Parker]] come un individuo dal passato equivoco e nebuloso, venale, astuto e cinico, nonché gran giocatore d' [[azzardo]], mentre invece il suo protetto come un soggetto docile e remissivo, animato da buoni sentimenti, e tendenzialmente propenso ad eseguire le direttive che il suo [[manager]] gli impartiva senza discutere o avanzare alcuna obiezione, perlomeno la maggior parte delle volte. Per i [[fan]] più irriducibili del [[cantante]], se da un lato il colonnello fu dunque indubbiamente l' artefice delle sue enormi fortune commerciali, dall' altro, a causa del suo temperamento intriso di una notevole dose di [[cinismo]], fu anche il principale responsabile del suo declino.<ref>Albert Goldman, Elvis, 1981, pag. 153</ref>
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Elvis, sino alla data della sua partenza per lo svolgimento del [[servizio militare]], che lo costrinse giocoforza ad interrompere la sua carriera cinematografica, girò nell' ordine i seguenti [[Film]], dai rispettivi titoli: ''[[Fratelli rivali|Love Me Tender]]'' (''Fratelli rivali''), nel [[1956]], ''[[Amami teneramente|Loving You]]'' (''Amami teneramente''), nel [[1957]], ''[[Il delinquente del rock and roll|Jailhouse Rock]]'' (''Il delinquente del rock and roll'', solitamente considerato dai suoi fan il suo [[film]] più riuscito), nel [[1957]], e ''[[La via del male (film 1958)|King Creole]]'' (''La via del male''), nel [[1958]].
Le pellicole sopra elencate ebbero tutte un riscontro commerciale nettamente positivo, contribuendo a consolidare a livello internazionale la fama del loro interprete, e sono universalmente riconosciute fra le migliori della sua vasta produzione, in quanto indissolubilmente legate al suo periodo aureo, quando negli [[anni cinquanta]] Elvis fece il suo esordio sulle scene come rocker <ref>Elvis Presley Story, Antonio Lodetti, Danny Dickson, 1988, pag. 103, 104, 105 </ref>
Elvis era dotato naturalmente di una certa presenza scenica, e di bei lineamenti, ma il colorito della sua carnagione, tendente al pallido, ed i suoi capelli rossastri mal si conciliavano con le esigenze del "[[technicolor]]": i truccatori ed i visagisti holliwoodiani intervennero allora pesantemente sul suo [[look]], rivoluzionandolo completamente. A partire dal secondo [[film]] che girò, Elvis si tinse i capelli di nero corvino, iniziando nel contempo a sfoggiare occhi bistrati e un colorito terreo, dovuto ai pesanti [[make-up]] a cui si sottoponeva. Egli mantenne tali consuetudini per il resto dei suoi giorni, interrompendole solamente, per cause di forza maggiore, durante lo svolgimento del [[servizio militare]].
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Purtroppo, allo scopo di mantenersi più lucido e vigile durante lo svolgimento delle mansioni alle quali era assegnato nell' esercito, egli prese anche la poco salutare abitudine di assumere farmaci stimolanti, quali la [[benzedrina]], e ciò sancì in lui il nascere di un'abitudine che con il passare del tempo si radicò nel [[cantante]] in misura sempre maggiore, diventando successivamente una grave forma di dipendenza, e nel prosieguo degli anni fonte per lui di innumerevoli guai di salute.
Nello stesso periodo terminò anche il suo rapporto con [[Anita Wood]], un'attraente cantante che godeva di una discreta fama, con la quale Elvis aveva da tempo instaurato una relazione: successivamente, nell' [[agosto]] del [[59]] conobbe quella che circa una decina di anni dopo sarebbe diventata sua moglie: [[Priscilla Presley|Priscilla Beaulieu]], la figlia di un [[colonnello]] americano, anche lui di stanza in territorio tedesco.<ref>Albert
=== Gli anni sessanta ===
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All' inizio degli [[anni 60]], i tempi stavano inevitabilmente cambiando. Le nuove [[rock]] band avevano ormai invaso il mercato, e i [[Teenager]], che sin dagli albori della carriera del [[cantante]] avevano rappresentato la sua fetta di sostenitori più accaniti, cominciarono a dirottare le loro attenzioni ed il loro interesse verso i nuovi idoli musicali del momento, come i [[The Beatles|Beatles]], i [[Beach Boys]] o i [[Rolling Stones]], e questo stato di cose finì per esercitare delle influenze anche sull'evolversi della [[carriera]] di Elvis.
Dopo il ritorno dal [[servizio militare]], nel [[1960]], Elvis era cambiato profondamente. Il primo effetto di tale metamorfosi fu la sua tendenza a mostrarsi sempre più guardingo e diffidente nei rapporti con la gente: la conseguenza di questo suo atteggiamento fu inevitabilmente il formarsi attorno alla sua persona di una impenetrabile barriera di parenti, amici, guardie del corpo, e "yes men" (persone che non avevano altro scopo se non accondiscendere a qualsiasi desiderio del capo, per entrare nelle sue grazie, e ottenere in seguito indubbi vantaggi) denominata ''Memphis Mafia'', che lo proteggeva, ma gli impediva, tuttavia, di avere contatti normali con il mondo esterno.
Tipico esempio di questa situazione, il fatto di affittare un [[teatro]] o un intero parco di divertimenti per passare una serata in compagnia dei membri del suo [[entourage]], senza quella che era considerata l'inopportuna presenza di persone estranee: sempre nel corso di quel decennio Elvis maturò anche un l'interesse per la [[numerologia]] e l'[[esoterismo]]. Ben presto la sua [[biblioteca]] personale si arricchì di un notevole numero di testi che trattavano tali argomenti.<ref>Albert
Dunque per Elvis gli inizi del nuovo decennio furono piuttosto duri e problematici, poiché la morte della madre Gladys, avvenuta mentre svolgeva il servizio militare in Germania, lo aveva gettato in un profondo stato di [[prostrazione]], del quale pativa ancora le conseguenze; I suoi più accreditati biografi
Nel [[1960]] Elvis fu ospite nello show televisivo di [[Frank Sinatra]], benché quest'ultimo non avesse mai nascosto in un recente passato una profonda avversione per quello che era stato definito dai media di allora il "cantante del secolo", attaccandolo anche pubblicamente, e definendolo con appellativi assai poco lusinghieri: comunque sia la partecipazione allo [[Show]] diede ad Elvis la possibilità di riprendere il contatto col suo affezionato pubblico e riacquistare la visibilità di cui godeva un paio di anni prima.
Elvis si presentò allo [[show]] pochi giorni dopo essere rientrato dal [[servizio militare]], e si produsse in una esibizione notevole, ma dalla quale inevitabilmente traspariva un netto cambiamento di stile, in quanto egli non appariva più l'aggressivo rocker di un tempo, ma un [[cantante]] molto più innocuo e sdolcinato: risale a quel periodo la pubblicazione di alcuni singoli di grande successo, quali ''[[Are You Lonesome Tonight?]]'' (''Ti senti sola stanotte?''), il rifacimento di un vecchio brano degli [[anni 20]], caratterizzato dalla presenza di un lungo inciso parlato, e il riadattamento di due classici della canzone napoletana, ''[[It's Now or Never]]'' (''O sole mio''), e ''[[Surrender]]'' (''Torna a Surriento'').<ref>Elvis, Paolo Rodogna, 1982, pag. 88, 89</ref>
I suoi più accreditati biografi attribuiscono ad Elvis, negli [[anni sessanta]], una relazione con [[Juliet Prowse]], sua partner in ''[[Cafè Europa]]'', film girato nel [[1960]], che null'altro era se non la sublimazione rivista e romanzata dei suoi ricordi di "naia", e una relazione con [[Ann Margret]], che fu la sua partner in ''[[Viva Las Vegas (film)|Viva Las Vegas]]'', film girato nel [[1964]].
Verso la fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]] la situazione del [[cantante]] in effetti era già quella di un quasi recluso, e ciò può in parte motivare l'entusiasmo che negli anni successivi lo portò a cercare, in modo spasmodico e con incredibile frequenza, il contatto con il pubblico.
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A partire dall' inizio degli [[anni sessanta]] Elvis troncò completamente le esibizioni dal vivo, e decise di sfruttare al massimo il remunerativo filone cinematografico: in otto anni Elvis interpretò ben ventinove [[film]], alcuni dei quali tuttora inediti in Italia, ma in realtà solo tre o quattro di questi potevano essere considerati artisticamente validi; gli altri potevano essere considerati al massimo dei "[[B-movie]]", di qualità dozzinale, girati in tempi record, talvolta in due settimane solamente.
Le trame di questi film erano solitamente banali, scontate e generalmente tutte molto simili tra loro: Elvis era sempre e comunque l'eroe canterino della situazione, il tutto condito dalla presenza della graziosa fidanzatina di turno, da un numero imprecisato di avvenenti e procaci fanciulle, da magnifici scenari esotici, da qualche scazzottata, dalla quale egli usciva immancabilmente vincente, e da un certo variabile quantitativo di canzoncine melense e insignificanti.<ref>Elvis,
Nonostante ciò i film spesso registravano resse al botteghino, e almeno sino alla metà del decennio incassarono bene: poi il filone di quelli che venivano definiti "Presley movies" iniziò a manifestare qualche segno di stanchezza, e verso la fine del decennio la situazione cambiò radicalmente. Il pubblico, forse stanco della monotonia e della banalità delle trame, che viaggiava di pari passo con quella delle [[colonne sonore]], cominciò a disertare le sale cinematografiche, e ciò ovviamente si riflesse negativamente sugli incassi di tali pellicole, e di conseguenza anche sulla carriera cinematografica di Elvis.
Rappresentarono comunque un'eccezione a quella che ormai da anni era diventata una norma consolidata i due film girati da Elvis nel [[1968]], ''[[Stay Away, Joe]]'' e ''[[Live a little, Love a little]]'' (entrambi inediti in Italia), così pure come i tre girati nel [[1969]]: ''[[Un uomo chiamato Charro|Charro!]]'' (''Un uomo chiamato Charro''), e ''[[Guai con le ragazze|The Trouble with Girls]]'' (''Guai con le ragazze''), e ''[[Change of Habit]]'' (inedito in Italia).
I ruoli che Elvis ricopriva in queste pellicole erano molto meno banali e scontati, così come pure lo erano le loro trame, ma purtroppo tali pellicole, benché molto migliori di quelle che le avevano precedute, non riuscirono a risollevare le sorti della carriera cinematografica di Elvis, poiché i risultati che più contavano, quelli del botteghino, furono piuttosto mediocri.
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