Battaglia di Sarantaporo: differenze tra le versioni

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Le forze greche attraversarono la frontiera il 19 ottobre 1912, scontrandosi con una forza di copertura ottomana di circa 1.500 uomini: inferiori in numero, gli ottomani si ritirarono rapdamente verso nord, lasciando in mano ai greci le cittadine di [[Elassona]] e [[Deskati]]; gli ottomani ripiegarono sulle posizioni approntate al passo di Sarantaporo, tallonati dai reparti greci<ref name=Ivetic-84 />.
 
L'assalto al passo iniziò la mattina del 22 ottobre: Costantino inviò tre divisioni (la 1ª, 2ª e 3ª Divisione di fanteria) in un assalto frontale su per il passo contro le posizioni ottomane, mentre un distaccamento di [[euzoni]] (la fanteria da montagna greca) copriva il fianco orientale, appoggiato al massiccio del [[monte Olimpo]]; sulla destra, la 4ª Divisione fanteria greca ricevette il compito di tentare di aggirare la posizione ottomana assalendo il passo di Porta, mentre la 5ª Divisione, con l'appoggio della brigata di cavalleria, compiva una manovra simile ancora più a ovest, avanzando lungo la valle del fiume [[Aliacmone]]. L'assalto in campo aperto al passo di Sarantaporo, sotto una pioggia battente e l'inteso fuoco dell'artiglieria ottomana, provocò molte perdite tra gli attaccanti greci, che tuttavia, anche per la netta superiorità numerica, furono in grado di portarsi ala ridosso della prima linea ottomana entro sera<ref name=Ivetic-84 />; a ovest, l'avanzata della 5ª Divisione era stata bloccata dalla dura resistenza nemica, ma la 4ª Divisione fu in grado di travolgere le posizioni ottomane e catturare il passo di Porta.
 
Con il loro fianco occidentale aggirato, nella note tra il 22 e il 23 ottobre le truppe ottomane sgusciarono fuori dalle loro posizioni e si ritirarono verso nord in buon ordine, protette dall'oscurità e dalla forte pioggia; al mattino i greci completarono l'occupazione del passo e si spinsero all'inseguimento del nemico in fuga, occupando [[Servia]] quello stesso giorno e [[Kozane]] il 25 ottobre: solo allora Costantino cedette alle richieste di Venizelos e scelse Salonicco come obiettivo finale dell'armata greca<ref name=Ivetic-84 />. La perdita del passo di Sarantaporo, la migliore posizione dove allestire la difesa, e l'esiguità delle forze a loro disposizione portò ben presto gli ottomani a evacuare tutta la Tessaglia; dopo una nuova vittoria nella [[battaglia di Yenidje]] (1-2 novembre 1912), i reparti di Costantino occuparono infine Salonicco l'8 novembre seguente, battendo sul tempo i reparti bulgari che scendevano da nord<ref>{{cita|Ivetic 2006|p. 86}}.</ref>.