Tempio di Apollo Patroos: differenze tra le versioni

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Il '''tempio di Apollo Patroos''' era un edificio eretto nella parte occidentale dell'[[agorà di Atene]], tra la [[stoà di Zeus]] e il [[Metroon]]. L'edificio potrebbe essere stato costruito su un precedente tempio di [[Apollo]] datato al VI secolo a.C., forse distrutto dai [[Persiani]] nel [[480 a.C.]] Databile tra il terzo quarto del [[IV secolo a.C.]] e la prima parte del [[III secolo a.C.]], misura circa 10x16 metri, è tetrastilo in antis con un [[adyton]] impostato sul lato nord, in comunicazione con la [[cella (architettura)|cella]], impostatoil sul lato nord, chequale formava con il corpo principale una struttura a L; sul lato nord si trovava anche un più piccolo e precedente tempio che si pensò potesse essere consacrato a Zeus Phratrios e Atena PhratriosPhratria, in base ad un collegamento ideale privo di testimonianze materiali o letterarie certe.
 
== Storia e descrizione ==
 
Dopo aver scritto dei dipinti nella stoastoà di Zeus, [[Pausania il Periegeta|Pausania]] ricorda [[Eufranore]] anche come autore della statua di culto consacrata ad Apollo Patroos, che si trovava nel tempio vicino. Di fronte a questo tempio si trovavano anche una statua di Apollo opera di [[Leocare]] e una statua di Apollo Alexikakos opera di Calamide (Paus., I, 3.4). Essendo il Metroon l'edificio successivo nell'itinerario di Pausania si è dedotto che il tempio di Apollo Patroos doveva trovarsi tra questo e la stoastoà di Zeus.
 
Il risultato degli scavi, condotti a partire dal 1895 dall'[[Istituto archeologico germanico]] e dai greci (Greek Archaeological Service) nell'area occidentale dell'agora, fu pubblicato insieme ai risultati degli scavi dell'[[ASCSA]] (1931-1935) nel 1937 da Homer Thompson.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Homer A. Thompson|titolo=Buildings on the West Side of the Agora|rivista=Hesperia|volume=6|numero=1|pagine=1-226|anno=1937|editore=American School of Classical Studies at Athens}}</ref> In base alla ricostruzione effettuata dal Thompson l'area doveva essere stata occupata da un edificio absidale dedicato ad Apollo risalente al tardo VI secolo a.C., le testimonianze e le deduzioni relative alla forma e alla stessa esistenza di tale edificio tuttavia non sono considerate conclusive.<ref>{{Cita|Hedrick 1988|''passim''. |harv=s}}</ref> Dopo il saccheggio da parte dei Persiani, non presentando segni di riedificazione, l'area sarebbe stata utilizzata come recinto aperto, fino a quando venne edificato un piccolo tempio a fianco della stoastoà di Zeus, a soli 4 metri da quest'ultima, il quale venne datato alla seconda metà del IV secolo a.C. da testimonianze materiali di tipo ceramico. Accanto a questo piccolo tempio dovette sorgere, in epoca immediatamente successiva, ma facente parte secondo la ricostruzione del Thompson di uno stesso progetto architettonico, un secondo edificio a forma di L; in realtà, la cronologia relativa alla costruzione del muro di contenimento dietro la stoà di Zeus sembrerebbe negare questa connessione progettuale tra i due edifici.<ref name=Hedrick193>{{Cita|Hedrick 1988|p. 193. |harv=s}}</ref> Uno dei due edifici doveva essere identificato come quello in cui Pausania vide la statua di Eufranore. Si presunse, in assenza di prove evidenti, che si trattasse dell'edificio più grande, mentre quello più piccolo il Thompson ritenne potesse essere dedicato a Zeus Phratrios e Atena PhratriosPhratria, trattandosi anche in questo caso di divinità ancestrali degli ateniesi.<ref>Patroos, ossia paterno, in quanto padre di [[Ione (mitologia)|Ione]], il fondatore e antenato degli [[Ioni]], dipopolazione cuidella quale gli ateniesi facevano originariamente parte.</ref>
 
=== L'altare del tempio di Zeus Phratrios e Atena Phratria ===
Un altare trovato nei pressi della parte a nord della [[stoà di Attalo]], in marmo grigio e con una iscrizione su due linee che lo collega al culto di Zeus Phratrios e Atena Phratria<ref>{{Cita web|autore=ASCSA|wkautore=ASCSA|titolo=Object I 3706|url=http://www.agathe.gr/id/agora/object/i%203706|opera=Athenian Agora Excavations|accesso=24 aprile 2013}}</ref> è stato collegato dal Thompson ad una base in poros trovata di fronte al piccolo edificio che egli aveva collegato alle stesse divinità. Sembra che la base in poros sia stata utilizzata in due epoche differenti, una prima volta per la lastra in marmo grigio appena citata, ma la possibilità di effettuare il collegamento dipende da un plinto di connessione solo ipotetico,<ref name=Hedrick193/> e una seconda per una lastra dedicata invece ad Apollo Patroos trovata nei pressi del Varvakeion (a circa 500 m a nord dell'Agorà).<ref>''I. G.'' II<sup>2</sup>4984.</ref>
 
== Note ==