Utente:Antonioptg/Deperdussin: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Antonioptg (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Antonioptg (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 17:
 
Il successivo Tipo C aveva un nuovo carrello più aerodinamico e leggero ed era conosciuto come [[Deperdussin Monocoque]] (cioè "monoguscio" o "monoscocca" per via della struttura a guscio della fusoliera). Nel febbraio 1912, Jules Védrines, ai comandi di un Tipo C, superò primo al mondo la velocità di 100 mph (160 km/h) e il 9 settembre, con un esemplare dell'aereo dotato di un nuovo un motore rotativo Gnome a 14 cilindri in doppia stella da 140 CV (ottenuto accoppiando due unità da 70 CV), vinse il Trofeo [[James Gordon Bennett Junior|Gordon Bennett]] a Chicago volando a 173 km/h. In genre il motore da 70 CV venne utilizzato per le gare di regolarità e quello da 140 CV per le gare di velocità.<ref name="Thurston" /><ref>[http://www.rafmuseum.org.uk/research/history-of-aviation-timeline/interactive-aviation-timeline/world-aviation/1912.aspx RAF Museum]</ref> Una versione idro dell'aereo, con due gallegianti sotto la fusoliera e un terzo galleggiante più piccolo sotto la coda e con motore Gnome da 160 CV, si aggiudicò la prima edizione del [[Trofeo Schneider]] che si disputò a [[Principato di Monaco|Monaco]] il 16 aprile 1013, volando alla velocità media di 73,6 km/h, con Maurice Prévost ai comandi. La gara vide la partecipazione di quattro idro francesi (oltre al Deperdussin, un [[Morane-Saulnier]] e due [[Nieuport]]) e, a causa del cattivo funzionamento dei motori che costrise al ritiro gli altri partecipanti, fu vinta da Prévost nonostante fosse stato costretto ad ammarare molto prima del traguardo e a completare il percorso di gara procedendo in flottaggio per quasi un'ora.<ref>AA. VV., ''Enciclopedia dell'Aviazione'', EDIPEM, Novara, 1978, Vol. 7, p. 266</ref>
 
[[File:Deperdussin Monocoque.JPG|left|thumb|Il Deperdussin Monocoque Tipo D al [[Musée de l'Air et de l'Espace]] di [[Aeroporto di Parigi-Le Bourget|Parigi-Le Bourget]].]]
 
Gli aerei Deperdussin conobbero il primo impiego bellico nel corso della [[Prima guerra balcanica]]: due aerei giunsero in Turchia il 15 marzo 1912, un biposto con motore da 50 CV e un monoposto con motore da 25 CV; i due aerei furono danneggiati da una bufera e dovettero essere riparati prima di poter essere usati, mentre un altro aereo, con motore da 75 CV, giunse in Turchia in aprile. I Deperdussin compirono diversi voli di ricognizione su Adrianopoli prima di finire distrutti dai greci.<ref>Igor Despot, ''The Balkan Wars in the Eyes of the Warring Parties: Perceptions and Interpretations'', iUniverse, 2012, Bloomington IN, pp. 176, 179</ref>
Riga 23 ⟶ 25:
 
Nel 1912, Deperdussin cambio nome il nome della società in '''Société de Production des Aéroplanes Deperdussin''', mantenendo immutata la propria sigla "S.P.A.D."
 
[[File:Deperdussin Monocoque.JPG|left|thumb|Il Deperdussin Monocoque Tipo D al [[Musée de l'Air et de l'Espace]] di [[Aeroporto di Parigi-Le Bourget|Parigi-Le Bourget]].]]
 
Nel 1913 fu realizzato il Tipo D, nel quale la struttura a guscio portante era stata estesa a tutta la fusoliera. L'aereo era un pulito monoposto di formula monoplana ad ala media controventata caratterizzato dalla fusoliera affusolata a rivestimento portante, dalla finitura superficiale estremamente levigata, dall'elica dotata di ogiva, dalla cappottatura aerodinamica del motore rotativo completamente chiusa e realizzata in lega di alluminio e da una carenatura aerodinamica del poggiatesta. Munito di motore rotativo [[Gnome et Rhône|Rhône]] da 160 CV, il Deperdussin Monocoque divenne il primo aereo a superare la velocità di 200 km/h, raggiungendo i 203,8 km/h, pilotato sempre da Maurice Prévost nel corso del Trofeo Gordon Bennett che si tenne a Reims nel settembre del 1913.<ref name="Thurston" /><ref name="Spenser" />