Educazione secondo il metodo problem-posing: differenze tra le versioni
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==Metodo==
Quale metodo di insegnamento, il problem-posing implica “ascolto, dialogo e azione”.<ref>Nina Wallerstein "Problem-Posing Education: Freire's Method for Transformation" ''Freire for the Classroom'', Edited by Ira Shor. 1987. Pg 35</ref> Molti modelli per l’applicazione del problem-posing sono stati formulati da quando Freire coniò per la prima volta questo termine. Uno dei modelli più influenti è il testo ''Freire For Classroom: A Sourcebook for Liberatory Teaching'' curato da [[Ira Shor]]. Quando gli insegnanti mettono in pratica l’educazione secondo il problem-posing, si avvicinano agli apprendenti quali compagni dialoganti il che crea un’atmosfera di speranza, di amore, di umiltà e di fiducia.<ref>Paulo Freire ''Pedagogy of the Oppressed''. 1970. Pg 72</ref> Questo viene effettuato tramite sei punti di riferimento. I dialoganti (apprendenti/docenti) si avvicinano ai loro atti di conoscenza come se fossero fondati sulla propria esperienza e situazione individuale. Si avvicinano al mondo storico e culturale quale realtà trasformabile formata dalla rappresentazione ideologica umana della realtà. Gli apprendenti ipotizzano connessioni tra le loro condizioni e le condizioni che si producono attraverso il formarsi della realtà. Gli apprendenti/dialoganti considerano i modi in cui possono dare forma a questa realtà attraverso i loro metodi di conoscere. Questa nuova realtà è collettiva, condivisa e mutevole. Le abilità di istruzione raggiunte dagli apprendenti vengono messe per iscritto dando così efficacia all’atto conoscitivo. Infine, gli apprendenti identificano i miti del discorso dominante e lavorano per destabilizzare questi miti terminando il ciclo dell’oppressione.
==Esempi==
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