Fabrizio De André: differenze tra le versioni

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{{quote|Se nelle regioni meridionali non ci fosse la criminalità organizzata, come [[mafia]], [['ndrangheta]] e [[camorra]], probabilmente la disoccupazione sarebbe molto più alta.}}
[[Immagine:Faber1965.jpg|thumb|right|275px|<center>Un'immagine giovanile di De André</center>]]
Ecco l'ultima staffilata che, nell'agosto [[1998]], sollevò un'ondata di proteste e sdegno tra gli esponenti di quella classe politica e sociale che De André racchiudeva nel suo concetto di ''borghesia''. Gli stessi che gridavano al linciaggio quando De André dedicava le sue strofe a prostitute, lestofanti e suicidi e che, alla sua morte, lo avrebbero osannato definendolo "Grande Poeta"<ref name="contesto"> Articolo del"Non al denaro, non all'amore né al cielo" nel mensile "Civetta", Marzo 1999</ref>..
 
A Fabrizio De André è riconosciuto il coraggio e la coerenza di chi, nella società italiana del [[dopoguerra]], sottolineava i tratti nobili ed universali degli sconfitti, affrancandoli dal [[ghetto]] [[giansenista]] degli indesiderabili e mettendoli a confronto con i loro accusatori<ref name="contesto"> Articolo del"Non al denaro, non all'amore né al cielo" nel mensile "Civetta", Marzo 1999</ref>.
 
Il cammino di Fabrizio De André ebbe inizio sulla pavimentazione sconnessa ed umida del carruggio di [[Via del Campo (Genova)|Vico del Campo]], prolungamento della famosa ''Via Pré'', strada proibita di giorno quanto frequentata la notte. È in quel ghetto di umanità platealmente respinta e segretamente bramata che avrebbero preso corpo le sue ispirazioni; di ghetto in ghetto, dalle prostitute alle minoranze etniche, passando per diseredati, disertori, bombaroli ed un'infinità d'altre figure, in un'antologia di ''vinti'' dove l'essenza delle persone contava più delle azioni e del loro passato, De André raggiungerà alte vette di lirismo poetico <ref name="contesto"> Articolo del"Non al denaro, non all'amore né al cielo" nel mensile "Civetta", Marzo 1999</ref>.
 
=== Il contesto familiare ===
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=== Da "Creuza de mä" ad "Anime salve": anni 80-90 ===
 
Altre importanti collaborazioni lo videro impegnato negli anni seguenti con [[Mauro Pagani]] - per la realizzazione dell'album [[Creuza de mä]] ([[1984]]), un progetto di Pagani che De André arricchisce con i suoi testi e che all'inizio parve un fiasco ma fu in seguito premiato dalla critica come ''Album del decennio''. Sebbene non sia semplice attribuire il premio di miglior disco da lui scritto dal punto di vista poetico-letterario, dal punto di vista musicale a ''[[Creuza de mä]]'' tocca probabilmente tale alloro, visti i numerosi riconoscimenti da esso ottenuti. Questo disco è un viaggio nei magici suoni del mediterraneo, guidato dalla maestria di Mauro Pagani, che nel [[1984]] trattò con largo anticipo sui tempi il tema della musica etnica <ref name = "conceptcontesto"> Articolo pubblicato"Non sual "Ondadenaro, Rocknon all'amore né al cielo" danel mensile "Civetta", ClaudioMarzo Fabbretti1999</ref>.
Dopo una lunga pausa, nel [[1990]] uscì ''[[Le nuvole]]'' ([[1990]]), con [[Ivano Fossati]], titolo che (come in [[Aristofane]]) allude ai potenti che oscurano il sole. Fossati lo aiuterà inoltre nella realizzazione del suo ultimo disco, ''[[Anime salve]]'' ([[1996]]), da molti ritenuto un capolavoro. Inizialmente il disco doveva essere pubblicato a nome dei due autori.
[[Immagine:Genova-Sant'Ilario-creuza de ma.jpg|250px|right|thumb|<center>Sant'Ilario (alture di [[Nervi]]): una ''[[creuza]] de ma''</center>]]