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[[File:Stjepan Filipovic.jpg|thumb|right|200px|Il partigiano croato [[Stjepan Filipović]] nella celebre fotografia ripresa da un collaboratore locale serbo alcuni secondi prima della sua esecuzione, mentre grida «morte al fascismo, libertà al popolo».<br />
L'esecuzione avvenne nella località serba di [[Valjevo]], allora occupata dalle truppe naziste dell'occupante tedesco.]]
'''«Morte al fascismo, libertà al popolo!»''' ([[serbocroato]]: ''Smrt fašizmu, Sloboda narodu!''; [[sloveno]]: ''Smrt fašizmu, Svoboda narodu!''; [[macedone]]: ''Смрт на фашизмот, слобода на народот!'' [''Smrt na fašizmot, sloboda na narodot!'']; [[bulgaro]]: ''Смърт на фашизма, свобода на народа!'' [''Sm’rt na fašizma, svoboda na naroda!'']; [[albanese]]: ''Vdekje fashizmit, liri popullit!'') è il grido di battaglia ed il [[motto]] dei [[Fronte jugoslavo (1941-1945)#Resistenza jugoslava|partigiani jugoslavi]] che combatterono contro gli [[Invasione della Jugoslavia|occupanti tedeschi]] durante la [[Seconda Guerra Mondiale]]. È stato spesso richiamato dalla [[propaganda]] e nella pubblicistica del [[Titoismo|regime titino]] e, più in generale, [[Lega dei Comunisti di Jugoslavia|comunista]] del dopoguerra, venendo talvolta abbreviato nella sigla '''SFSN'''' (o, nella versione cirillica, '''СФСН''', per esempio in scritte murali, informali o di regime), comune a tutti gli idiomi che lo avevano adottato.<br />
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-049-1553-13, Jugoslawien, Split, Mauer mit Aufschrift.jpg|thumb|left|Il motto, dipinto su una muraglia a [[Spalato]] nel sttembre del 1943.]]
 
'''«Morte al fascismo, libertà al popolo!»''' ([[serbocroato]]: ''Smrt fašizmu, Sloboda narodu!''; [[sloveno]]: ''Smrt fašizmu, Svoboda narodu!''; [[macedone]]: ''Смрт на фашизмот, слобода на народот!'' [''Smrt na fašizmot, sloboda na narodot!'']; [[bulgaro]]: ''Смърт на фашизма, свобода на народа!'' [''Sm’rt na fašizma, svoboda na naroda!'']; [[albanese]]: ''Vdekje fashizmit, liri popullit!'') è il grido di battaglia ed il [[motto]] dei [[Fronte jugoslavo (1941-1945)#Resistenza jugoslava|partigiani jugoslavi]] che combatterono contro gli [[Invasione della Jugoslavia|occupanti tedeschi]] durante la [[Seconda Guerra Mondiale]]. È stato spesso richiamato dalla [[propaganda]] e nella pubblicistica del [[Titoismo|regime titino]] e, più in generale, [[Lega dei Comunisti di Jugoslavia|comunista]] del dopoguerra, venendo talvolta abbreviato nella sigla '''SFSN'''' (o, nella versione cirillica, '''СФСН''', per esempio in scritte murali, informali o di regime), comune a tutti gli idiomi che lo avevano adottato.<br />
È stato spesso richiamato dalla [[propaganda]] e nella pubblicistica del [[Titoismo|regime titino]] e, più in generale, [[Lega dei Comunisti di Jugoslavia|comunista]] del dopoguerra, venendo talvolta abbreviato nella sigla '''SFSN'''' (o, nella versione cirillica, '''СФСН''', per esempio in scritte murali, informali o di regime), comune a tutti gli idiomi che lo avevano adottato.<br />
 
== Storia ==
 
[[File:El Tres de Mayo, by Francisco de Goya, from Prado in Google Earth.jpg|thumb|left|200px|Il celebre dipinto di Goya ''[[Il 3 maggio 1808]]'', noto in italiano anche come ''La Fucilazione'', spesso accostato al gesto di Stjepan Filipović.]]
La prima occorrenza documentaria risale al mese di agosto 1941, quando un editoriale del quotidiano partigiano croato ''[[Vjesnik]]'' (''Messaggero'') uscì con un titolo simile. Ma è a partire dal 22 maggio 1942, data dell’impiccagione del partigiano [[Stjepan Filipović]] da parte dei tedeschi, che l’espressione ha conosciuto una fortuna crescente. <br />
[[File:El Tres de Mayo, by Francisco de Goya, from Prado in Google Earth.jpg|thumb|left|200px|Il celebre dipinto di Goya ''[[Il 3 maggio 1808]]'', noto in italiano anche come ''La Fucilazione'', spesso accostato al gesto di Stjepan Filipović.]]
Poco prima della sua esecuzione, un fotografo serbo riuscì ad immortalare il momento in cui Filipović, alzando i pugni in alto, proferendo le sue ultime invettive contro i nazisti e gli ustascia, pronunciò infine le parole «Morte al fascismo, libertà al popolo!»<ref>Sinclair Upton, Sagarin Edward, Teichnerhe, Albert, ''Cry for Justice: An Anthology of the Literature of Social Protest'', L. Stuart, 1963; p. 438.</ref>.<br />
Il grido, inneggiante alla libertà e alla resistenza, accompagnato dall’ultima immagine di Filipovic (più volte ricordata per la sua somiglianza ad un [[3 maggio 1808|noto quadro]] di [[Goya]], benché questo rappresenti più un gesto di disperazione, che di fiera resistenza), divenne in breve tempo il simbolo della resistenza antifascista ed antinazista jugoslava, e venne in seguito adottato anche dai [[Storia della Bulgaria nella seconda guerra mondiale|partigiani bulgari]] che combattevano contro i tedeschi.<br />
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-049-1553-13, Jugoslawien, Split, Mauer mit Aufschrift.jpg|thumb|left|Il motto, dipinto su una muraglia a [[Spalato]] nel sttembre del 1943.]]
 
 
== Uso del motto ==