L'amico devoto: differenze tra le versioni

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'''''L'amico devoto''''' è un [[racconto]] che fa parte della raccolta ''[[Il principe felice e altri racconti|Il principe felice]]'', scritta e pubblicata da [[Oscar Wilde]] nel [[1888]].
Come quasi tutte le storie de ''Il principe felice'', anche ''L'amico devoto'' affronta i temi dell'[[amicizia]], dell'onestà e del sacrificio contrapposti all'[[ipocrisia]] della società abbiente e benpensante.
 
== Trama ==
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Hans era un piccolo uomo che aveva un bellissimo giardino nel quale coltivava fiori di ogni genere; si rallegrava di avere un "vero" amico, il mugnaio Hugh, un amico così devoto che non mancava mai di andare a trovare Hans, il quale gentilmente gli dava sempre tanti fiori e gli faceva sempre dei piccoli favori.
 
Il povero Hans, però, durante l'inverno rimaneva da solo, infatti, poiché il suo giardino non produceva fiori, il suo caro amico non voleva turbarlo e non gli voleva dare neanche una mano perché temeva di guastare questo rapporto di "amicizia". Preferiva rimanere nel caldo del proprio [[mulino]] assieme alla moglie e ai figli. La donna pendeva dalle sue labbra nel sentirlo parlare così "altruisticamente", e altrettanto farà sempre il piccolo Hans.
 
Proprio dopo uno di questi inverni - Hans aveva venduto quasi tutto, non aveva avuto abbastanza soldi per comprarsi da mangiare - il mugnaio si ripresentò alla sua porta di casa e chiese ad Hans cosa avesse fatto. Questi rispose che aveva dovuto vendere tutto, perfino i suoi bottoni d'argento e ora voleva rifarsi vendendo più fiori possibili e ricomprandosi una carriola. Il mugnaio disse che non c'era problema, la carriola gliela poteva dare lui, in cambio di qualche favore e molti fiori; certo, era una carriola rotta da un lato, vecchia e arrugginita, ma era "ovvio" che questa valesse molto di più dei fiori.
 
Hans, ovviamente, accettò e dal giorno dopo fu sfruttato dal mugnaio che, dicendo di essere un buon amico e di avergli promesso la carriola, lo costringeva a fare i lavori più disparati, sentendosene in diritto. Ogni giorno i bei fiori di Hans appassivano finché, una notte, il mugnaio bussò alla sua porta dicendogli che suo figlio era caduto e si era fatto male e che, a causa della [[bufera]], non ce la faceva ad andare dal medico. Allora Hans, come al solito costretto dalla tattica dell' "io-ti-ho-promesso-la-carriola" ma felice di avere un così buon amico, si recò dal medico e lo chiamò. Ma la fortuna non era dalla sua parte, così che, sulla strada del ritorno, si perse negli acquitrini e affogò in una buca. Al [[funerale]] c'era il suo amico in prima fila, che diceva che non avrebbe più fatto buonedel azionibene a nessuno, perché a essere buoni ci si rimette sempre.
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== Opere collegate ==
 
''L'amico devoto'' fa parte delde ''[[Il principe felice e altri racconti]]'' assieme a:
 
* ''[[Il principe felice]]''