Trifone Gabriel: differenze tra le versioni

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Immagine di Gaspara Stampa
L'opera: Immagine del Petrarca
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Centrale fu senz'altro l'opera linguistica e filologica. Gli si attribuiscono a questo proposito vari commenti alla « [[Divina Commedia]] » di [[Dante Alighieri]], tra cui le « Parole dette da Trifone Gabriello sopra l'arte di Dante nel suo poema », riportate da varie opere letterarie coeve e successive, e le « Annotazioni fatte con Messer Trifone in Bassano » scoperte da [[Luigi Maria Rezzi]] nella [[Biblioteca Barberiniana]] nel 1826. Sempre in ambito linguistico, sono da ricordare le « Instituzioni della grammatica volgare » e le « Regole grammaticali », opera di Jacopo Gabrielli, nipote di Trifone, ed esposte sotto forma di dialogo tra l'autore e lo zio.
 
[[Immagine:Francesco Petrarca.JPG|thumb|140px|right|Francesco Petrarca]]
In ambito stilistico, il pensiero di Trifone è esposto nel trattato « [[Dell'imitazione poetica]] » di [[Bernardino Partenio]]. L'opera, concepita come un dialogo tra Trifone e gli umanisti [[Gian Giorgio Trissino]] e [[Paolo Manuzio]] (figlio del celebre tipografo [[Aldo Manuzio|Aldo]]), indaga i pregi e i limiti dell'imitazione letteraria, un principio la cui autorità andava progressivamente scemando ed era messa in discussione dagli autori rinascimentali.