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== Lo studio della magistratura attraverso i magistrati ==
Nel suo saggio più importante, ''Alta magistratura e classe politica dalla integrazione alla separazione'' (1979), Saraceno, con ricchezza di dati, utilizzò il metodo prosopografico per studiare le carriere e le personalità dei magistrati italiani e pose le basi per un'interpretazione che metteva in risalto l' "osmosi" tra politica e alta magistratura, almeno fino all'età giolittiana. <br />
Saraceno era convinto che la storia della magistratura non si potesse fare solo attraverso le norme, la giurisprudenza, le circolari o gli atti parlamentari, ma soprattutto attraverso la storia degli uomini che ne facevano parte, abbandonando le pregiudiziali ideologiche e collocando nei diversi contesti storici e istituzionali il modello astratto della separazione tra i poteri. Per fare ciò utilizzò per la prima volta in modo sistematico il fondo archivistico dei fascicoli personali dei magistrati versati dal Ministero di grazia e giustizia presso l'[[Archivio centrale dello stato]] (tre versamenti principali: 1860-1905; 1905-1935; 1935-1949). <br />
Saraceno riteneva che dai fascicoli personali si potessero estrarre i dati che posti in serie avrebbero consentito di evidenziare il susseguirsi delle diverse generazioni di magistrati e far emergere le carriere delle figure più rappresentative e più emblematiche.
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