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=== Marcia di avvicinamento e primi attacchi ===
=== L'attacco austro-ungarico nella zona di Plezzo ===
Nella zona di Plezzo, il generale Alfred Krauss, comandante del I corpo d'armata austro-ungarico che aveva ordine di attaccare in questo settore, aveva assegnato il compito decisivo alla 22ª Divisione ''Schutzen'' del generale Rudolf Müller, che avrebbe dovuto penetrare rapidamente le linee nemiche, avanzare verso il varco strategico di Saga e conquistare Monte Stol. Questo attacco principale sarebbe stato sostenuto sulla sua destra della 3ª Divisione fanteria ''Edelweiss'' del generale von Wieden, che avrebbe dovuto conquistare il settore da Čuklja e Plužna, mentre sulla sinistra sarebbe entrata in azione la 55ª Divisione austro-ungarica del generale Felix Schwarzenberg che in un primo tempo avrebbe avuto il difficile compito di conquistare le due vette dello Jama Planina e del Krasnij Vrh e quindi avrebbe dovuto marciare a sud in direzione di Caporetto. Il generale Krauss disponeva inoltre in riserva della divisione Jäger tedesca del generale von Wodtke che secondo i piani avrebbe dovuto seguire l'avanzata della divisione ''Edelweiss''.
 
L'attacco austro-ungarico ebbe successo in questo settore sopratuttosoprattutto grazie alla potenza distruttiva del fuoco d'artiglieria e all'intervento massiccio dei reparti tedeschi addetti al lancio di gas che colsero di sorpresa gli italiani e inflissero perdite elevatissime in alcuni settori delle linee difensive. La preparazione d'artiglieria ebbe inizio alle ore 02.00 del 24 ottobre e venne effettuata in condizioni ambientali poco favorevoli con pioggia e nebbia nella conca di Plezzo e pioggia ghiacciata e neve sulle quote più elevate; i cannoni spararono granate a gas per circa due ore mezza concentrando il bombardamento sulle artiglierie italiane e sui ricoveri in caverna. Nella fase iniziale entrò in azione il battaglione di lanciagas tedesco che utilizzò [[fosgene]] compresso in bombole; gli artiglieri tedeschi avevano a disposizione 1.000 bombole di gas e riuscirono ad impiegarle simultaneamente circa novecento con un meccanismo di accensione elettrica. In totale il I corpo austro-ungarico aveva a disposizione 433 cannoni, ma nel settore del Monte Rombon e del monte e del monte Vrsic il tiro d'artiglieria non ebbe molta efficacia; mentre fu il fosgene impiegato dai ''Gaswerfer'' tedeschi che ottenne effetti distruttivi nella conca di Plezzo; la brigata Friuli ebbe forti perdite nella sua ala sinistra, in particolare l'87° reggimento fu decimato; molte centinaia di soldati italiani morirono soffocati dal gas all'interno dei loro ricoveri. Anche l'artiglieria italiana che in un primo tempo aveva risposto al fuoco, venne ben presto soppressa dall'azione dei gas.
 
Dopo una sospensione alle ore 04.30 l'artiglieria iniziò il fuoco di distruzione alle ore 06.30 con il concorso di bombarde e mortai; i danni furono gravi, le comunicazioni furono interrotte, le prime linee e molte postazioni sui motimonti e a fondo valle furono colpite pesantemente.
 
=== Il "miracolo di Caporetto" ===