Quinto Petilio Ceriale: differenze tra le versioni
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Ceriale venne inviato in [[Germania inferiore]] a fronteggiare la [[rivolta batava]], guidata dal principe romanizzato [[Gaio Giulio Civile]]. Questa rivolta, che era scoppiata quando Vespasiano non aveva ancora preso saldamente il potere, aveva visto quattro legioni romane arrendersi al nemico.<ref name="GFlavioVII.4.2">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', VII, 4.2.</ref> Ceriale, a capo di un forte esercito costituito dalle legioni [[Legio VIII Augusta|VIII ''Augusta'']], [[Legio XI Claudia|XI ''Claudia'']], [[Legio XIII Gemina|XIII ''Gemina'']], [[Legio XXI Rapax|XXI ''Rapax'']] e la neo-reclutata [[legio II Adiutrix|II ''Adiutrix'']], attraversò le [[Alpi]], approfittando della mancata guardia dei valichi del [[Gran San Bernardo|Grande]] e [[Piccolo San Bernardo]] e del [[Monginevro]] da parte del rivoltoso [[Giulio Tutore]], entrando nella provincia. Ulteriori riforzi vennero dalla Britannia, con il distaccamento della [[Legio XIIII Gemina|XIIII ''Gemina'']], e dalla [[Hispania]], con l'arrivo della [[Legio I Adiutrix|I ''Adiutrix'']] e della [[legio VI Victrix|VI ''Victrix'']].<ref>Tacito, ''Historiae'', iv.68.</ref>
Viene riportato dalle fonti che [[Domiziano]], il figlio di Vespasiano, chiese a Ceriale di consegnargli il comando delle legioni che stavano sconfiggendo Civile.<ref name="GFlavioVII.4.2"/> Lo scopo di Domiziano era quello di acquisire prestigio con una vittoria in realtà già ottenuta da Ceriale, ma anche quello di prendere il potere. Ceriale rifiutò, scartando questa ipotesi come la fantasia di un ragazzo.<ref>Tacito, ''Historiae'', iii.59, 78, 79, iv.86.</ref> E nel corso del [[70]] diventava [[console romano|console]] per la prima volta.
=== Fine della carriera ===
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