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''Le sostanze del popolo e la vergogna del Re!''".<br />
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Dal 1748, in collaborazione con il violinista [[Gabriel Capperan]], ordinario della musica del re e violinista nell'orchestra dell'Académie, Royer firma un contratto che lo lega per la modica somma di 6000, poi 7500 e infine 9000 [[livre|lire]] all'[[Opéra National de Paris|Académie royale de musique]] come direttore del [[Concert Spirituel]], istituzione che soffriva tuttavia di un certo declino. Per dare nuovo vigore all'impresa, da inizio al restauro del [[Palazzo delle Tuileries]] e commissiona la costruzione di un organo. L'inaugurazione, il 1° novembre 1748, fu un vero successo, corrispondendo all'avviso preliminare apparso sul [[Mercure de France]] del luglio 1748: "Il sig. Royer, noto per il suo genio e per le sue opere, ha ottenuto il Privilegio del Concert Spirituel. Attendiamo dalla sua scienza e dal suo genio dei cambiamenti degni dell'approvazione pubblica".
 
Parallelamente alle grandi riprese di opere di [[Michel-Richard de Lalande]] per esempio, Royer lavora all'introduzione di pezzi innovatori, nello stesso tempo continua i grandi mottetti di [[Jean-Joseph de Mondonville|Mondonville]], amico del quale mantiene la pensione di 1200 [[livre|lire]] concessa dall'Académie Royale sotto la precedente direzione di [[François Rebel]]. Le sinfonie di nuovi compositori come [[Carl Heinrich Graun]], [[Jean-Jacques Rousseau]], [[Johann Adolf Hasse]], [[Niccolò Jommelli]] (1714-1774) e [[Johann Stamitz]] costituiscono allo stesso modo la quotidianità di Royer. Avendo fatto eseguire lo ''Stabat mater'' di [[Giovanni Battista Pergolesi]] nel 1753 approfittando della pubblicità derivata dalla [[Querelle des Bouffons]], coglie l'occasione per rivedere alcune opere portandole al gusto del momento, come il ''Sunt breves mundi rosae'' di [[Giacomo Carissimi]] e il ''Requiem'' di [[Jean Gilles]]. Molto attivo, Royer continua durante questo periodo a presentare proprie opere: ''Myrtil et Zélie'' (20 giugno 1750), dato a [[Reggia di Versailles|Versailles]], precede di poco ''Prométhée et Pandore'', una sorta di adattamento del ''Prométhée'' di [[Voltaire]] eseguito da Sireuil, rappresentato presso il maresciallo e la marchesa de Villeroy il 5 ottobre 1752. Si progettava una ripresa di quest'ultima opera all'Opéra nel 1754, ma Voltaire si oppose duramente. Il 22 settembre 1753 Royer acquista da [[Jean-Féry Rebel]] (1666-1747) e [[Bernard de Bury]] (1720-1785) la carica di'' maestro di musica della camera de re'' per 2000 scudi. Durante una cerimonia, il 13 dicembre dello stesso anno, la città di Parigi nomina Royer direttore e ispettore dell'Opéra.
 
Dopo la morte a Parigi l'11 gennaio 1755, Royer cade un oblio che non ha eguali se non la sua morte improvvisa. Se il duca di Luynes lo qualifica come un uomo "molto sapiente e che aveva dentro di sé il gusto del canto", l'abate di Fontenai, nel suo ''Dictionnaire des artistes'' del 1776, elogia l'educazione e l'amabilità del suo carattere, ''fattosi conoscere all'inizio per il modo sapiente e delicato con cui suonava l'organo e il clavicembalo". [[Évrard Titon du Tillet]], non esiterà a includere Royer nel suo ''Parnasse Français'' del 1760.
 
===Riguardo ai pezzi per clavicembalo===
 
==Collegamenti esterni==