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Il soggetto del dipinto è tratto dal racconto di [[Tacito]] presente nel terzo libro delle ''Historiae'', e riassunto sul plinto in basso a destra.
Vengono raffigurati i presagi negativi che colpirono l’imperatore [[Vitellio]] mentre parlava alle truppe, accampate presso Mevania (Bevagna),durante la guerra con [[Vespasiano]]:
"Infine, dopo insistenti pressioni dell’esercito stanziato a Mevania, con gran seguito di senatori, trascinati molti dall’ambizione, i più dalla paura, si recò all’accampamento pieno di incertezze e facile preda di malfidi consigli.
Mentre parlava all’esercito, si spiegò sopra di lui, raccapricciante prodigio, un volo di uccelli di malaugurio così fitto da oscurare in una nera nube la luce del sole. S’aggiunse un altro funesto presagio: un toro, scompigliando i preparativi del sacrificio fuggì dall’altare e fu sgozzato lontano, un modo per le vittime, non rituale. <ref> Historiae, Tacito terzo libro (55-56)</ref>
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