Gaetano Salvemini: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|descrizione=il [[calciatore]] e [[allenatore]] di [[Calcio (sport)|calcio]]|titolo=[[Gaetano Salvemini (calciatore)]]}}
 
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{{Membro delle istituzioni italiane
|nome = Gaetano Salvemini
|istituzione=Camera
|immagine = Gaetano Salvemini.jpg
|luogo_nascita = [[Molfetta]] (Bari)
|data_nascita = [[8 settembre]] [[1873]]
|luogo_morte = [[Sorrento]] (Napoli)
|data_morte = [[6 settembre]] [[1957]]
|titolo = Laurea in Lettere
|professione=
|partito=
|legislatura=[[1919]]
}}
{{quote|Noi non possiamo essere imparziali. Possiamo essere soltanto intellettualmente onesti: cioè renderci conto delle nostre passioni, tenerci in guardia contro di esse e mettere in guardia i nostri lettori contro i pericoli della nostra parzialità. L’imparzialità è un sogno, la probità è un dovere.|Gaetano Salvemini, ''Prefazione'' a ''Mussolini diplomatico'', Éditions Contemporaines, Paris 1932; nuova edizione Laterza, Bari 1952}}
 
{{quote|La politica scolastica del partito clericale non può essere in Italia che una sola: deprimere la scuola pubblica, non far nulla per migliorarla e più largamente dotarla; favorire le scuole private confessionali con sussidi pubblici, e con sedi d'esami, con pareggiamenti; rafforzata a poco a poco la scuola privata confessionale e disorganizzata la scuola pubblica, sopprimere al momento opportuno questa e presentare come unica salvatrice della gioventù quella. Programma terribilmente pericoloso perchè non richiede nessuno sforzo di lotta attenta ed attiva ma solo di una tranquilla e costante inerzia, troppo comoda per i nostri burocrati e per i nostri politicanti, troppo facile per l'oligarchia opportunista che ci sgoverna.|Gaetano Salvemini, ''Che cosa è la laicità'' (1907), in ''Scritti sulla scuola'', in ''Opere'', Vol. V, a cura di L. Borghi e B. Finocchiaro, Milano, Feltrinelli, 1969, cit., p. 891}}
 
{{Bio
|Nome = Gaetano
|Cognome = Salvemini
|Sesso = M
|LuogoNascita = Molfetta
|GiornoMeseNascita = 8 settembre
|AnnoNascita = 1873
|LuogoMorte = Sorrento
|GiornoMeseMorte = 6 settembre
|AnnoMorte = 1957
|Epoca =
1800
1900
|Attività = storico
|Attività2 = politico
|Attività3 = antifascista
|Nazionalità = italiano
|Immagine =
}}
 
== Biografia ==
=== Laurea e insegnamento ===
Laureatosi in lettere a [[Firenze]] nel [[1896]], inizialmente si dedicò alla storia medioevale dimostrandosi uno dei migliori giovani storici. Dopo aver insegnato latino in una scuola media di [[Palermo]] e storia nel [[Liceo ginnasio statale Evangelista Torricelli|Liceo Torricelli]] di [[Faenza]]<ref>{{cita web|url=http://www.liceotorricelli.it/ce_Salve.html|titolo=Insegnanti celebri: Gaetano Salvemini|accesso=18-12-2009|autore=Stefano Drei}}</ref>, ottenne a soli ventotto anni la cattedra di Storia moderna a [[Messina]] ([[1901]]). Qui nel [[1908]] durante il [[terremoto del 1908|terremoto]] perse la moglie, i cinque figli e la sorella, rimanendo l'unico sopravvissuto di tutta la sua famiglia (aveva 35 anni). Successivamente insegnò all'[[Università di Pisa]] e infine a quella di [[Firenze]]. Tra i suoi allievi vi furono [[Carlo Rosselli]], [[Ernesto Rossi]] e [[Camillo Berneri]].
 
=== Socialista federalista ===
Aderì al [[Partito Socialista Italiano]] e alla corrente [[meridionalismo|meridionalista]], collaborando, dal [[1897]], alla rivista ''[[Critica sociale]]'', mostrandosi tenace sostenitore del suffragio universale e del [[Federalismo#Federalismo italiano|federalismo]], visto come unica possibilità per risolvere la questione del [[questione meridionale|Mezzogiorno]]<ref>Zeffiro Ciuffoletti, ''Federalismo e regionalismo'', Roma-Bari: Laterza, 1994. ISBN 88-420-4380-X</ref>, cercando di condurre su posizioni meridionaliste il movimento socialista e insistendo sulla necessità di un collegamento tra operai del nord e contadini del sud, sulla necessità dell'abolizione del [[protezionismo]] e delle tariffe doganali di Stato (che proteggono l'industria privilegiata e danneggiano i consumatori), e della formazione di una piccola [[Proprietà (diritto)|proprietà]] contadina che liquidasse il [[latifondo]].
 
Salvemini denunciò il malcostume politico e le gravi responsabilità di [[Giovanni Giolitti|Giolitti]] (dissesto della [[Banca Romana]]) con il libro: "''[[Il ministro della malavita]]''" ([[1910]]). Esponente della corrente meridionalista del PSI, si scontrò sui temi sopra citati con la corrente maggioritaria di [[Filippo Turati]], alimentando il dibattito interno al partito. In seguito però ad una mancata manifestazione del partito contro lo scoppio della [[guerra italo-turca]] ([[1911]]), uscì dal partito socialista.
 
Portò avanti la sua battaglia federalista fondando, nel dicembre 1911, un periodico, denominato ''[[L'Unità (rivista)|L'Unità]]'', in quanto per lui la vera unità italiana doveva essere realizzata con l'autonomia e il [[Federalismo#Federalismo italiano|federalismo]]<ref>Zeffiro Ciuffoletti, ''Federalismo e regionalismo'', Roma-Bari: Laterza, 1994. ISBN 88-420-4380-X</ref>. Salvemini diresse ''L'Unità'' fino al [[1920]]; nello stesso periodo lavorò al progetto di fondare un nuovo partito, meridionalista, socialista nei fini di giustizia e [[Liberalismo|liberale]] nel metodo, contro ogni [[privilegio]]: la [[Piero Gobetti#La «Lega democratica»|Lega Democratica per il rinnovamento della politica nazionale]].
 
=== Contro gli Austriaci ===
Nel [[1914]] mantenne posizioni [[interventismo|interventiste]], dichiarandosi convinto del carattere "anacronistico" degli imperi [[Austria-Ungheria|austro-ungarico]] e tedesco e auspicandone la distruzione, nell'interesse dell'Italia. Salvemini fu insomma uno dei capofila del cosiddetto ''interventismo democratico'', che giustificava la guerra da posizioni "di sinistra": in nome cioè dell'ostilità all'antico ordine e in funzione dell'autoaffermazione dei popoli. Un'impostazione, questa, in linea con quella del presidente degli USA [[Woodrow Wilson]], fautore dell'entrata in guerra degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] a fianco delle potenze dell'Intesa.
Sul finire della [[guerra]] Salvemini espresse però la propria delusione per la mancata realizzazione delle speranze in un superamento delle rivalità antipopolari tra gli [[Stati]] e in una [[Democrazia|partecipazione democratica]] dei popoli alle decisioni dei governi.
 
=== Deputato ===
Eletto deputato nel [[1919]], con l'avvento del [[fascismo]] si schierò subito contro [[Benito Mussolini|Mussolini]] e contro gli [[Secessione aventiniana|aventiniani]], e strinse un profondo sodalizio ideale e politico con i fratelli [[Carlo Rosselli]] e [[Nello Rosselli]] e con [[Ernesto Rossi]], che videro in lui un comune maestro.
 
Nel [[1925]] è tra i firmatari del [[Manifesto degli intellettuali antifascisti]] di [[Benedetto Croce]].
 
=== ''Non Mollare'' ===
Nel [[1925]], Salvemini, i due Rosselli e [[Nello Traquandi]] fondarono a [[Firenze]] il giornale antifascista [[clandestino]], il ''[[Non Mollare]]''.
 
=== Il processo e l'esilio ===
Arrestato a [[Roma]] dalla polizia fascista l'[[8 giugno]] del [[1925]], successivamente, dopo esser stato processato insieme a [[Ernesto Rossi]], poté godere di un'amnistia ed in agosto si rifugiò clandestinamente in [[Francia]].
 
A [[Parigi]] fu poi raggiunto dai fratelli Rosselli e nel novembre del [[1929]] fu tra i fondatori del movimento [[Giustizia e Libertà]] (GL), nato per iniziativa dei fratelli Rosselli e di altri intellettuali democratici tra cui [[Emilio Lussu]], [[Alberto Tarchiani]], [[Francesco Fausto Nitti]] e [[Alberto Cianca]]. Gruppi di GL si formarono in Italia soprattutto tra studenti universitari. Molti degli aderenti di GL (tra cui [[Ernesto Rossi]], [[Ferruccio Parri]], [[Leone Ginzburg]]) furono arrestati e condannati a lunghe pene detentive.
 
Salvemini si trasferì poi in [[Gran Bretagna]], dove fu protagonista, in quanto socialista, di una dura polemica con [[George Bernard Shaw]].
 
=== Professore all'Università di Harvard (USA) ===
Arthur Meier Schlesinger Sr, presidente del dipartimento di [[storia]] dell'[[Università Harvard|Università di Harvard]] negli USA, nel [[1929]] invitò Gaetano Salvemini ad insegnare ad Harvard e Salvemini dal [[1933]] fu membro a pieno titolo del dipartimento. Salvemini fu una figura familiare negli anni della gioventù di [[Arthur Schlesinger Jr.]], redattore dei ''discorsi elettorali'' detti allora ''della [[Nuova Frontiera]]'' per [[John F. Kennedy]]<ref>{{cita libro|nome=John|cognome=Fitzgerald Kennedy|titolo=Strategia di Pace|anno=1960}}</ref>.<br />
Gaetano Salvemini nel [[1934]] si trasferì negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove insegnò storia della civiltà italiana all'Università di Harvard e prese anche la cittadinanza statunitense. Profonda, pur con molti dissensi, l'amicizia che lo legò in questi anni a un altro grande esule antifascista: don [[Luigi Sturzo]], fondatore del Ppi, testimoniata da un fitto carteggio pubblicato nel 2009.
 
=== Professore itinerante ===
Durante la [[Seconda guerra mondiale]] Salvemini tenne negli [[Stati Uniti d'America|USA]], in [[Gran Bretagna]] e in Francia, conferenze e lezioni universitarie, si batté per una politica contro [[fascismo]], [[comunismo]], [[clericalismo]] e [[monarchia]] italiana. Nel [[1939]] fondò la "''[[Mazzini Society]]''", insieme a un gruppo di aderenti a [[Giustizia e Libertà|GL]], di repubblicani e antifascisti democratici, tra cui [[Lionello Venturi]], [[Giuseppe Antonio Borgese]], [[Randolfo Pacciardi]], [[Michele Cantarella]], [[Aldo Garosci]], [[Carlo Sforza]], [[Alberto Tarchiani]] e [[Max Ascoli]]. La loro posizione era contraria alla monarchia e all'accordo stipulato a [[Tolosa]] fra [[comunisti]], [[Socialismo|socialisti]] e altri aderenti a GL.
 
In questo periodo di esilio Salvemini pubblicò vari volumi in lingua inglese, tra i quali "The Fascist Dictatorship in Italy" ([[1928]]), "Under the Axe of Fascism" ([[1936]]) e "Prelude to World War II".
 
=== Professore a Firenze ===
Tornato in Italia nel [[1949]] riprese l'insegnamento all'[[Università di Firenze]] e continuò a vari livelli la sua lotta politica, ispirata a una [[laicismo|visione laica]] della vita, all'avversione contro [[dogma]]tismi e fumosità ideologiche, contro la [[burocrazia]], il [[clericalismo]] e lo [[statalismo]], quale fautore di un [[riformismo]] democratico, in comunità d'intenti con [[Ernesto Rossi]]. Si oppose al governo [[democristiano]] e al [[Fronte Democratico Popolare]], sostenendo la necessità di abrogare il [[Concordato]] e i [[Patti Lateranensi]], e difendendo la scuola pubblica contro le riforme, da lui giudicate reazionarie, dei governi.
 
== Riconoscimenti ==
Nel [[1955]] ottenne dall'[[Accademia dei Lincei]] il premio internazionale [[Feltrinelli]] per la storia e la laurea "[[honoris causa]]" dall'[[Università di Oxford]].<br />
Morì a [[Sorrento]] (Napoli), ove oggi è presente un [[Liceo Scientifico]] a lui dedicato, il [[6 settembre]] del [[1957]]. Una delle prime scuole in Italia intitolate a Gaetano Salvemini è la Scuola Media di [[Polistena]]). Nel [[1966]] gli fu dedicata una scuola di [[San Sebastiano al Vesuvio]]. Anche a Casalecchio di Reno, alle porte di Bologna, gli è stato intitolato un importante Istituto Tecnico Commerciale Statale [[www.salvemini.bo.it/]]
 
È sepolto a [[Firenze]] nel prato d'onore del [[Cimitero di Trespiano]].
 
== Opere ==
* ''I partiti politici milanesi nel XIX secolo'' ([[1899]])<ref>Gaetano Salvemini ''I partiti politici milanesi nel XIX secolo'', Mursia ISBN 9788842548423 </ref>
* ''Magnati e popolani in Firenze dal 1280 al 1295'' (1899)
* ''La rivoluzione francese (1788-1792)'' (prima edizione 1905; settima e definitiva edizione Laterza, Bari 1954; riedizione postuma a cura di [[Franco Venturi]], Feltrinelli, Milano 1962)
* ''La formazione del pensiero mazziniano'' (1910)
* ''Il ministro della mala vita'' (1910)
* ''Mazzini'' (1915)
* ''Tendenze vecchie e necessità nuove del movimento operaio italiano'' (1922)
* ''The fascist dictatorship in Italy'' (1928)
* ''Mussolini diplomate'' (1932)
* ''Under the axe of fascism'' (1936)
* ''La politica estera dell’Italia (1871-1914)'' (1944)
* ''Prelude to world war II'' (1953)
* ''Scritti sulla questione meridionale'' (1955)
* ''Scritti sul fascismo'', 3 volumi, a cura di [[Roberto Vivarelli]], Feltrinelli, Milano 1961
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* [[Norberto Bobbio]], "La non-filosofia di Salvemini" in Maestri e compagni, Firenze,Passigli Editore,1984.
* [[Gaetano Quagliariello]], ''Gaetano Salvemini'', Bologna, Il Mulino, 2007.
* Antonio Carrannante, ''Gaetano Salvemini nella storia della scuola italiana'', ne ''I Problemi della Pedagogia'', A. 2000, nn.1-3, pp. 53-88.
* [[Gaspare De Caro]], ''Gaetano Salvemini'', Utet, Torino, 1970.
* [[Giovanni Grasso]], ''Carteggio Luigi Sturzo - Gaetano Salvemini (1925-1957)'', Rubbettino, Soveria Mannelli, 2009.
* Gaetano Salvemini, ''Dizionario delle idee'' a cura di Sergio Bucchi, Editori Riuniti, 1997.
* [[Ernesto Sestan]], [http://www.treccani.it/enciclopedia/salvemini_%28Enciclopedia-Italiana%29/ {{Maiuscoletto|Salvemini, Gaetano}}], ''[[Enciclopedia Italiana]]'' - III Appendice (1961), [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]
* [[Nicolò Mineo]], [http://www.treccani.it/enciclopedia/salvemini_%28Enciclopedia-Dantesca%29/ {{Maiuscoletto|Salvemini, Gaetano}}], ''[[Enciclopedia dantesca]]'' (1970), [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]
* [[Alessandro Galante Garrone]], [http://www.treccani.it/enciclopedia/salvemini_res-cfec7489-87e6-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-Italiana%29/ {{Maiuscoletto|Salvemini, Gaetano}}], ''[[Enciclopedia Italiana]]'' - II Appendice (1949)
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/salvemini_res-aa9f2ff9-8bb6-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-Italiana%29/ {{Maiuscoletto|Salvemini, Gaetano}}], ''[[Enciclopedia Italiana]]'' - (1936)
Mirella Serri,"I profeti disarmati.1945-1948. La guerra fra le due sinistre", Corbaccio 2008
 
== Voci correlate ==
* ''[[L'Unità (rivista)|L'Unità]]''
* [[Camillo Berneri]]
* [[Armando Borghi]]
* [[Iris Origo]]
* [[Ruth Draper]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/biografie%20antifascisti39.html Biografia di Gaetano Salvemini]
* ''Salvemini professor Gaetano, sovversivo'', [http://www.progettoatelier.it/progetti/Museo+Incubatore/Gaetano-professor-Salvemini-Sovversivo Documentario sulla vita di Gaetano Salvemini. Scritto da Niccolò Bruna e prodotto da Carlo Boccazzi Varotto](2008)
* [http://www.liceotorricelli.it/ce_Salve.html Gaetano Salvemini (1873-1957)], da ''Insegnanti celebri'' del [[Liceo ginnasio statale Evangelista Torricelli]]
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/gaetano-salvemini/ Enciclopedia Treccani]
* [http://archivio.camera.it/resources/pu01/allegati/Carteggio_Pannunzio-Salvemini.0005.pdf Carteggio] con [[Mario Pannunzio]], dall'Archivio storico della [[Camera dei deputati]]
 
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