...And Then There Were Three...: differenze tra le versioni

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'''''...And Then There Were Three...''''' è il nono [[Album discografico|album]] in studio dei [[Genesis]], pubblicato nel 1978.
 
== Il disco ==
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Il titolo del disco è ripreso ironicamente dalla filastrocca ''[[Dieci piccoli indiani (romanzo)|Ten Little Indians]]'' ("dieci piccoli indiani") in cui alla fine di ogni strofa c'è un indiano di meno, finché non ne resta nessuno: ''Four little indians up on a spree, / One got fuddled and then there were three...'' ("quattro indianini a far bisboccia / uno si sbronzò e allora ne rimasero tre"); evidente il riferimento ai Genesis che, dopo [[Peter Gabriel]] nel 1975, hanno perduto "un altro pezzo" rimanendo appunto in tre.
 
Il disco presenta drasticamente ridotta la percentuale di brani musicalmente complessi tipici del passato, in favore di canzoni più semplici e d'impatto più immediato con testi che a tratti strizzano l'occhio all'America del Vecchio [[West]], della Frontiera e della [[Corsa all'oro]] (''Ballad of Big'', ''Deep in the Motherlode'') o al mondo, sempre americano, dei fumetti (''Scenes From a Night's Dream'', dedicata alle tavole di ''[[Little Nemo]]''). Il brano ''Down and Out'' è unil caustico ritratto deldi discograficoun chericco vuolediscografico "commercializzare"e adel tuttisuo iatteggiamento costiverso i "suoi"gli artisti. Altrove, romantiche ballate introspettive o sentimentali come ''Undertow'' e ''Many Too Many'' di Banks, o ''Snowbound'' di Rutherford. RariQua glie là, riemergono sprazzi dello stile musicale degli anni precedenti (la stessa ''Down and Out'', ''Burning Rope'', gli incisi vagamente ''[[jazz-rock]]'' di ''The Lady Lies''), quasi tutti provenienti dalledalla tastierepenna di Banks. Chiude l'album il primo di una lunga serie di [[Singolo discografico|singoli]] di successo della band: ''Follow You Follow Me'', nata in un'improvvisazione di gruppo da un ''riff'' di chitarra di Rutherford e con un testo da lui scritto letteralmente in cinque minuti<ref name="Mario"> Mario Giammetti, Musical Box - Le canzoni dei Genesis dalla A alla Z, Arcana, Roma 2010, ISBN 9788862311267 </ref>, balzò al primo posto nelle classifiche USA, spalancando ai Genesis le porte del successo commerciale internazionale. Da quest'ultimo brano, e dall'altro singolo ''Many Too Many'', furono tratti altrettanti [[videoclip]] promozionali.
 
Da quest'album in poi, i Genesis incominciano progressivamente ad aggiustare il tiro verso il bersaglio (mai peraltro volontariamente rifuggito) del successo di vendite che, negli anni '80, sarà trainato anche dall'esplosiva carriera solistica di Phil Collins (soprattutto) e dal successo di Rutherford in America coi suoi [[Mike and the Mechanics]], catapultando il trio nelle ''top ten'' puntualmente ad ogni uscita, fino almeno al 1992.
 
== Tracce ==