Angelo d'Acri: differenze tra le versioni

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'''Angelo D'Acri''' ([[Acri]], [[19 ottobre]] [[1669]] - [[30 ottobre]] [[1739]]) è venerato come [[beato]] dalla [[Chiesa Cattolicacattolica]] dopo che [[Papapapa Leone XII]] ordinò la pubblicazione del suo decreto di beatificazione il [[9 dicembre]] [[1825]].
 
==Vita==
Divenne [[frate]] [[Ordine francescano|francescano]] a [[Belvedere Marittimo]], nel convento dei [[frati Minoriminori [[Cappuccinicappuccini]]. Venne poi ordinato anche [[sacerdote]], dopo lunghi anni di [[noviziato]], con studi [[teologia|teologici]] e [[umanesimo|umanistici]]. Il [[18 dicembre]] [[1694]] nella [[duomo di Cosenza|cattedrale di Cosenza]] fu ordinato [[diacono]], destinato alla predicazione. La sua opera di divulgazione della parola di Cristo fu colta ma svolta con semplicità per il linguaggio comprensibile a tutti, predicando in quasi tutta l'Italia meridionale: a [[Salerno]], [[Napoli]], [[Montecassino]] e in quasi tutte le città o paesi di [[Calabria]] quali [[Cosenza]], [[Catanzaro]], [[Reggio Calabria]] e persino a [[Messina]].
Si schierò dalla parte dei deboli contro gli abusi e le prepotenze dei potenti, castigando la corruzione del suo tempo e denunciando con passione e accanimento le ingiuistizie sociali.
 
 
Si schierò dalla parte dei deboli contro gli abusi e le prepotenze dei potenti, castigando la corruzione del suo tempo e denunciando con passione e accanimento le ingiuistizieingiustizie sociali.
 
[[Categoria:beati|Angelo d'Acri]]