Gigantopithecus: differenze tra le versioni
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*''†[[Gigantopithecus giganteus]]''
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Il '''gigantopiteco''' (gen. '''''Gigantopithecus''''' dal greco: gigas γίγας "gigante", pithecos πίθηκος "scimmia")
I reperti fossili sembrano dimostrare che fu l'[[Hominidae|ominide]] più grande che abbia mai abitato il pianeta.<br>
Probabilmente era [[quadrupede]] ed [[erbivoro]], con una dieta simile a quella dell'attuale [[panda gigante]], basata sulle foglie di [[bambù]] e integrata magari con frutta di stagione.<br>
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Basandosi sugli scarsi reperti trovati (denti di 2,5 cm di lato), si può pensare che i gigantopitechi arrivassero a misurare fino a 3 metri di altezza e fino a 500 kg di peso, queste stime si basano sui paragoni che si fanno con i loro parenti più prossimi ancora esistenti, rappresentati dagli [[Orango|oranghi]].
Fu il [[Paleontologia|paleontologo]] tedesco [[Gustav Heinrich Ralph von Koenigswald|Ralph von Koenigswald]] che trovò i molari appartentenenti all'animale nella zona di [[Hong Kong]] nel [[1935]]. Subito riconobbe che si trattava di un gigantesco primate, le sue ricerche proseguirono per quattro anni finché allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] fu fatto prigioniero, dovendo ovviamente interrompere gli studi.
Gran parte dei fossili di questa creatura andarono perduti a causa del loro utilizzo nella [[medicina tradizionale cinese]], la quale dava loro grande valore, anche per la denominazione che gli diede: quella di ''ossa di drago''.
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