Torello (Castel San Giorgio): differenze tra le versioni
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Il nome della borgata di Torello deriverebbe, secondo la tradizione, da un nucleo di spagnoli che nella zona si esercitavano nel tipico spettacolo iberico con protagonista i tori. E lo stemma di Torello rappresenta proprio un toro con alle spalle una torretta che rappresenta il Castello di San Giorgio.
Le prime notizie sul casale di Torello ci vengono tramandate dagli storici nocerini Gennaro Orlando e Michele De Santi. La prima notizia viene menzionata nell’anno 1042 e così recita: "Locum Turellum apud Sianum intra fine de Nuceria". Da un altro documento del 1178 del [[Codex diplomaticus Cavensis]] si legge che il prete Jacopo De Cicerone offre allo stesso Abate un castagneto ad Turullum (Torello). Le notizie tramandateci dell’anno 844, relative al toponimo Tostatium , appartengono ad un luogo di Nocera e non di San Giorgio, come ad esempio Agella che era un luogo sempre di Nocera e non del nostro Comune. (Atti e cartine documentabili)
La famiglia Normanna dei Budetta molto illustre dell’anno 1100 si stabilì nell’Agro nocerino, nella parte orientale, infeudandosi tutto quel tratto, che è fra Lanzara, Siano, Roccapiemonte e Materdomini. Capostipite di essa fu Wirifrider uno dei prodi Cavalieri Normanni. Fu potentissima al tempo delle dominazioni Sveva, Angioina ed Aragonese, e fin da quei tempi ebbe diversi feudi, fra i quali quello di San Giorgio. Il Villaggio si trova denominato Budetta fin dai tempi remoti, e nel 1347 Filippo Budetto, per concessione della Regia Corte, ne riceveva l’investitura da Tommaso di S. Severino, Gran Contestabile del Regno. Da Filippo passò a Luigi, suo figlio, e da costui, alla sua primogenita, Margherita, quando andò in sposa a Guglielmo della illustre famiglia Pandone.
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