Semipelagianesimo: differenze tra le versioni

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Pur ammettendo che la grazia sia indispensabile alla salvezza (a differenza dal [[Pelagianesimo]]), sviluppano però un semi‑pelagianesimo in opposizione alla posizione radicale del [[monergismo]] e della [[predestinazione]], contro le posizioni sostenute da [[Agostino di Ippona]] e dalla sua scuola.
 
Il semi‑pelagianesimo viene formalmente condannato nel secondo [[Concilio di Orange]] del [[529]], ma fiorente nell'epoca dell'umanesimo e del rinascimento, rimane a tutt'oggi la posizione prevalente nel mondo cristiano, in cui si tende ad accettare che l'essere umano, ai fini della salvezza, si avvalga della propria volontà autonoma e delle proprie risorse, eventualmente stimolate e comunque integrate dalla grazia di Dio.
 
In polemica sia contro il [[Pelagianesimo]] che il Semipelagiamesimo si è posto poi il [[Luteranesimo]] ed il [[Calvinismo]] classico.
 
L'[[Arminianesimo]] si distingue sia dal Semipelagianesimo che dal [[Calvinismo]] classico, e si può considerare in un certo senso una formulazione "intermedia" fra le due dottrine: con il Semipelagianesimo ha in comune l'enfasi sulla responsabilità umana di "collaborare" con la Grazia di Dio; l'Arminianesimo si allinea al contrario al [[Calvinismo]] quando ribadisce che è Dio di Sua iniziativa e nella Sua totale Sovranità a muovere il primo passo verso l'uomo, per offrirgli la Sua Grazia.