Djema'a: differenze tra le versioni

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=== La dispersione ===
 
Negli anni [[1974]]-[[1975|75]], la ''Djema'a'' perse man a mano importanza, mentre la Spagna istitutiva una nuova organizzazione in supporto alla propria politica, il [[Partito dell' Unione Nazionale Sahrawi]] (PUNS), che assorbì molti membri della ''Djema'a'' e gran parte della sua funzione politica. Senza l' appoggio della Spagna, e con la dichiarazione di [[Francisco Franco|Franco]], che si impegnava a liberare il territorio, molti membri della ''Djema'a'' lasciarono in fretta il proprio posto per unirsi al [[Fronte Polisario]], un movimento di ribelli coinvolto nei sempre più numerosi episodi di [[guerriglia]] contro la presenza spagnola. Un numero più limitato partì per il [[Marocco]], per sostenere le richieste del paese, che reclamava il Sahara Occidentale come una delle sue province meridionali, ed altri fuggirono in [[Mauritania]], dove vennero presentati come sostenitori del governo nella questione di [[Tiris al-Gharbiyya]]. Dopo l' invasione congiunta marocchino-mauritana del Sahara Occidentale, verso la fine del 1975, la ''Djema'a'' venne dispersa durante il conseguente esodo di massa dei profughi.
 
=== Il contenzioso sulla legittimità ===
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La maggioranza dei suoi membri votò il [[12 ottobre]] di quell' anno, durante il congresso di [[Ain Ben Tili]] organizzato dal [[Fronte Polisario]], per denunciare l' invasione marocchina, dichiarare l' appoggio al Fronte Polisario e sciogliere la ''Djema'a'', in modo da non rendere più possibile lo sfruttamento per fini politici di quella struttura. Più tardi, quello stesso anno, però, il governo del Marocco convocò un incontro di membri della ''Djema'a'' perché si dichiarassero a favore dell' annessione del territorio. Questo episodio fu aspramente contestato dal Polisario, con le seguenti argomentazioni: a) non c'era mai stata la presenza di tutti i membri della congregazione e b) se anche ci fosse stata, la ''Djema'a'' era stata comunque dichiarata disciolta precedentemente per decisione maggioritaria, perciò i superstiti della ''Djema'a'' marocchina non avevano alcuna legittimità politica. Il [[27 febbraio]] [[1976]] il movimento di indipendenza del [[Sahara Occidentale]], Fronte Polisario, proclamò la [[Repubblica Araba Saharawi Democratica]], intendendo sostituire la Djema'a con una struttura di potere Sahrawi.
 
SebeneSebbene nessuna delle due parti in causa avesse riconosciuto l' autorità della ''Djema'a'' quando era ancora operativa, denunciandone la sottomissione alla Spagna, sia il Polisario che il Marocco usano ancora l' argomento del presunto appoggio della ''Djema'a'' a sostegno delle loro tesi, per l' indipendenza, da parte del Polisario, o per l' annessione, da parte del Marocco, nel conflitto ancora in corso nel Sahara Occidentale.
 
[[en:Djema'a]]