Caterina de' Medici: differenze tra le versioni

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====Il regno di Francesco II====
A Enrico II succede il figlio primogenito, [[Francesco II di Francia|Francesco II]], ancora quindicenne. La nuova Corte si installa al Louvre. Tutti si aspettano che Caterina scompaia: deve restare quaranta giorni là dove è morto suo marito. Ma sin dal giorno dopo della morte di Enrico II, Caterina de' Medici non intende opporsi ai [[Guisa]], che sono ricchi e per giunta imparentati con la famiglia reale (Francesco II aveva sposato [[Maria Stuarda]], discendente dei Guisa per parte di madre, [[Maria di Guisa]]) e che hanno preso il potere. Interviene solamente nella ridistribuzione dei favori reali, e Diana di Poitiers non ne soffre troppo: riceve infatti il castello di [[Chaumont]] in cambio di quello di [[Castello di Chenonceau|Chenonceau]] che Caterina esige ritorni alla corona.
 
La prima preoccupazione di Caterina è la salute di suo figlio. Francesco II soffre di una malformazione congenita. Nonostante l'inesperienza della giovane regina Maria, Caterina non si mostra troppo e le lascia sempre il posto d'onore. Presa tra i Guisa del partito [[Cattolicesimo|cattolico]] e tra i [[Protestantesimo|protestanti]], Caterina è costretta al doppio gioco. Il suo prendere contatti con i protestanti e [[Luigi I di Borbone-Condé|Luigi di Borbone]], [[principe di Condé]], le causa il sospetto e la diffidenza da parte dei Guisa e di Maria Stuarda. Supportando il dialogo interconfessionale quale soluzione unica della crisi, è isolata nel consiglio. Non può affermare il proprio parere, né impedire l'esecuzione di [[Anne du Bourg]] nel dicembre [[1559]]. La situazione si degrada rapidamente con la [[Congiura di Amboise]] nel marzo [[1560]]. La morte di Francesco II, nel dicembre 1560, la ferisce profondamente, ma le permette anche di prendere in mano le redini del potere.