Isola Filicudi: differenze tra le versioni
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'''Filicudi''' è un'[[isola]] dell'[[Italia]] appartenente all'[[arcipelago]] delle [[isole Eolie]], in [[Sicilia]].
Amministrativamente fa parte del comune di [[Lipari (comune)|Lipari]] [[Provincia di Messina|(ME)]] e vi si trovano due località abitate: ''Filicudi Porto'' e ''Pecorini a Mare''.
==Il nome== Anticamente l'isola era nota come ''Phoinicussa'', dal [[lingua greca antica|greco antico]] ''Φοινικοῦσσα'' (ricca di [[Chamaerops humilis|palma nana]] ancora presente sui promontori dell'isola), oppure come ''Phoinicṑdēs'' (''Φοινικώδης''). ==Geografia==
L'isola di Filicudi è la quinta isola in ordine di grandezza dell'arcipelago delle Eolie e la seconda isola più occidentale dell'[[arcipelago]] (dopo [[Alicudi]]); è situata a circa 24 miglia nautiche a ovest di [[Isola Lipari|Lipari]]. È dominata dal monte [[Fossa Felci]], un [[vulcano (geologia)|vulcano]] spento alto 773 m. Oltre ad esso, di vulcani ce ne sono ben altri sette, tutti spenti da molto tempo e di conseguenza fortemente segnati dall'[[erosione]]. La popolazione, circa 200 abitanti (che diventano 3000 nella stagione estiva), è distribuita tra i centri di Filicudi Porto, Valdichiesa, Pecorini, Pecorini a mare, Canale e Rocca di Ciavoli, collegati tra loro dall'unica strada asfaltata dell'isola e da una fitta trama di [[mulattiera|mulattiere]]. La località di Stimpagnato, nel sud-est dell'isola, è abitata da turisti soltanto durante l'estate.
Gli abitanti si chiamano ''filicudari''<ref>Fonte: Peppino Bonica Calandra, "Filicudi l'isola Magica", 1986 - Edizioni Spes, Milazzo. Pag. 6 ed altre.</ref> ed il loro dialetto è il filicudaro.
==Storia==
Molto interessanti sono le rovine del villaggio [[Neolitico]] sul promontorio di [[Capo Graziano]]. I reperti ritrovati testimoniano la presenza sull'isola, durante il [[Neolitico]], di una fiorente industria e lavorazione dell'[[ossidiana]]. È presente sull'isola una sezione del [[Museo Archeologico Eoliano]], con reperti provenienti dagli scavi di [[Capo Graziano]] e da altre zone delle [[Isole Eolie]].▼
==Economia==
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==Cultura==
Lo scultore [[Jacques Basler]] organizza a Filicudi, in località Fossetta, un'effervescente Biennale d'arte. Lo scrittore [[Roland Zoss]] presenta la storia di Filicudi in un libro premiato. Originario di quest'isola è il noto cantante rap/hip-hop Jacopo D'Amico, in arte [[Dargen D'Amico]] o JD.
▲Molto interessanti sono le rovine del villaggio [[Neolitico]] sul promontorio di [[Capo Graziano]]. I reperti ritrovati testimoniano la presenza sull'isola, durante il [[Neolitico]], di una fiorente industria e lavorazione dell'[[ossidiana]].
==Architettura==
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==Sviluppo==
La luce elettrica è stata portata a Filicudi nel [[1986]] con un impianto di generazione a gasolio; ciò ha innescato un drammatico balzo nel futuro nella quotidianità degli isolani.
Il turismo ha iniziato a svilupparsi in quel periodo, crescendo poi di anno in anno.
Con l'[[elettricità]] sono giunti sull'isola ausilii per ogni attività, tra i quali pompe elettriche per l'acqua dei pozzi; le televisioni sono divenute di massa, gli elettrodomestici hanno cominciato a diffondersi.<br>
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Il '''Porto''', quello dove approdano quasi tutte le navi, i traghetti e gli aliscafi, è naturalmente la zona più frequentata e «commerciale» dell'isola di Filicudi.
'''Pecorini Mare''' rappresenta l'alternativa di attracco nelle giornate nelle quali, per le condizioni meteo o per altri motivi, i mezzi di collegamento non possono attraccare al Porto. Questo attracco ultimamente viene spesso utilizzato per la nave di collegamento con Napoli.
==Poste==
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