Katharina Szelinski-Singer: differenze tra le versioni
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L’artista scultrice è stata allieva del maestro [[Richard Scheibe]] all'[[Universität der Künste Berlin]] (Università delle Belle Arti di Berlino). Verso la metà degli anni '50, poco dopo aver concluso gli studi, ricevette l'incarico di creare un monumento per il [[Volkspark Hasenheide]] (Parco del Popolo di Hasenheide) di Berlino. Il monumento è un riconoscimento alle [[Trümmerfrau|Trümmerfrauen]] (donne che hanno lavorato alla rimozione delle macerie dopo la II guerra mondiale). Questa [[scultura]] è la sua opera più conosciuta al pubblico.
Dopo una serie di altri piccoli incarichi, dal 1956 al 1986 ha eseguito in prevalenza lavori di restauro per lo [[Schloss Charlottenburg]] (castello di Charlottenburg). Come „''outsider''“ della produzione artistica
Dopo aver partecipato con lavori singoli a varie esposizioni di gruppo, soltanto nel 1987/1988 è di nuovo apparsa in proprio al grande pubblico, quando il [[Georg Kolbe]]-Museum (museo Georg Kolbe) ha organizzato la prima esposizione esclusivamente di sue opere, con una collezione di 45 pezzi.
Le sue opere figurative includono circa cento [[scultura|sculture]]. Ha creato quasi esclusivamente corpi e teste di donne che spesso riportano linee autoritratte o che sono determinate da temi biografici. In particolare con la serie ''Köpfe'' (Teste) negli [[anni
Katharina Szelinski-Singer ha sempre preferito lavorare su pietra naturale, ma nel periodo dello sviluppo proprio ha preso a modellare con crescente frequenza anche [[bronzo]] e [[gesso (mineralogia)|gesso]]. Gli storici dell'arte inquadrano la sua opera nella tradizione della scuola di scultura di Berlino.
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