Galápagos: differenze tra le versioni

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== Flora ==
Sono presenti 560 specie di piante, di cui circa un terzo endemiche. Ad esempio, le Galápagos hanno specie uniche di [[coffea|caffè]], [[Cotone (botanica)|cotone]], [[peperoncino]], [[passiflora]] e [[pomodoro]]. Oltre a specie endemiche di generi diffusi anche altrove, ci sono anche interi generi endemici, come ''[[scalesiaScalesia]]'', l'''albero margherita'', e alcuni cactus, come il ''[[Brachycereus]]'', detto ''cactus della lava'' e ''[[Jasminocereus]]'', il "''cactus candelabro"''.
 
== Clima ==
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[[Charles Darwin]] fu il primo ad eseguire uno studio scientifico delle isole. Appena laureato, era un naturalista in giro per il mondo con la spedizione geografica e scientifica a bordo della ''Beagle'', che durò dal [[1831]] al [[1836]]. Darwin raggiunse le Galápagos il 15 settembre [[1835]] e vi passò circa cinque settimane, fino al 20 ottobre, studiando la geologia e la biologia di quattro delle isole. Qui iniziò a lavorare all'opera ''[[L'origine delle specie]]''.
 
José Valdizán e Manuel Julián Cobos avviarono una seconda colonia iniziando lo sfruttamento di un tipo di [[lichene]] locale (''Roccella portentosa'') usato come [[colorante]]. Dopo l'omicidio di Valdizán ad opera di alcuni suoi operai, Cobos portò dal continente un gruppo di oltre cento lavoratori all'isola di San Cristobál per tentare la fortuna avviando una piantagione di canna da zucchero. Diresse la piantagione con un pugno di ferro che portò al suo omicidio nel [[1904]]. Nel frattempo, nel [[1897]], un'altra piantagione veniva avviata a Isabela da Antonio Gil.
 
A partire dal settembre 1904 una spedizione dell'Accademia delle Scienze della [[California]] guidata da Rollo Beck rimase sulle isole per un intero anno raccogliendo materiale scientifico riguardante la [[geologia]], l'[[entomologia]], l'[[ornitologia]], la [[botanica]], la [[zoologia]] e l'[[erpetologia]]. Un'altra spedizione della stessa accademia fu compiuta nel [[1932]] (la spedizione di Templeton Crocker) per raccogliere [[insetti]], [[pesci]], [[conchiglie]], [[fossile|fossili]], [[uccelli]] e [[piante]].
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Sebbene il tema della [[protezione dell'ambiente]] delle Galápagos fosse già oggetto di indicazioni legislative nel [[1934]] e nel [[1936]], soltanto dalla fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] furono intraprese le prime azioni significative in questo senso. Nel [[1955]], l'[[Unione Internazionale per la Conservazione della Natura]] organizzò una missione di osservazione alle Galápagos per rilevare la presenza di eventuali attività dannose o pericolose per l'[[ecosistema]] dell'arcipelago. Nel [[1957]], l'[[UNESCO]] e il governo ecuadoriano organizzarono una seconda missione di controllo.
 
Nel [[1959]], in concomitanza del centenario della pubblicazione de ''[[L'origine delle specie]]'' di [[Charles Darwin]], il governo ecuadoriano dichiarò [[parco nazionale]] il 97,5% dell'area emersa delle Galápagos, escludendo solo le zone colonizzate. Nello stesso anno venne creata a [[Bruxelles]] la [[Charles Darwin Foundation]], il cui obiettivo primario era proprio la conservazione delle Galápagos. La prima attività portata a termine dalla fondazione fu la creazione della [[stazione di ricerca Charles Darwin]], nel [[1964]]. Il personale della stazione intraprese programmi di conservazione che includevano anche l'eliminazione dall'isola delle specie animali e vegetali introdotte dall'uomo. Quando venne creato il parco, sull'isola abitavano fra le 1 0001000 e le 2 0002000 persone. Negli [[anni 1980]] questo numero era cresciuto fino a superare 15 00015000; le stime nel [[2006]] sono nell'ordine di 30 00030000 abitanti.{{citazione necessaria}} L'esistenza di una popolazione locale in crescita pone problemi significativi, a lungo termine, circa le politiche da adottare per la conservazione del parco.{{citazione necessaria}}
 
Fino agli [[anni 1980|anni ottanta]], la zona protetta della Galápagos includeva solo la terra emersa. Nel [[1986]] anche le acque circostanti furono dichiarate [[riserva marina]]. L'intero arcipelago fu dichiarato [[Patrimonio dell'Umanità]] dall'[[UNESCO]] nel [[1978]] (isole) e nel [[2001]] (riserva marina).