Pontile-tramezzo: differenze tra le versioni
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Consisteva in una tribuna rialzata da cui venivano lette le [[Sacre scritture|Scritture]], fungendo quindi anche da [[pulpito]]. A differenza dall'iconostasi quindi lo ''jubé'' era praticabile mediante due scale simmetriche ed aveva una propria decorazione scultorea. In alcune zone d'Europa, come l'Inghilterra era usato anche come supporto per rappresentazioni pittoriche (vedi in particolare la produzione specialistica di maestranze dell'East Anglia<ref>Veronica Sekules, ''Medieval Art'', Oxford, 2001, p. 113</ref>. In effetti lo jubé sembra essere nato dalla fusione di elementi diversi già presenti nell'[[architettura romanica]] e del primo periodo gotico: la parete di separazione ("intramezzo" spesso ornato di marmi policromi) che spesso, soprattutto nelle chiese conventuali, divideva il coro dalla navata o la navata stessa in due parti e gli [[ambone|amboni]] scolpiti in pietra<ref>Antonio Cadei, Paolo Piva,(a cura di) ''L'arte medievale nel contesto: 300-1300 : funzioni, iconografia, tecniche'', 2006.</ref>.
Furono realizzate numerosissime strutture di questo tipo, estremamente decorate, in pietra ma anche il legno, generalmente a ponte, su tre arcate. Era previsto, in genere, anche un crocefisso posto in alto a
In alcuni casi era in rapporto ad un coro rialzato, soprastante ad una cripta che ha il suo accesso dagli archi dello ''jubé''.
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