==I primi passi della carriera==
Nato a [[Saint-Béat]] nella [[Haute-Garonne]], il [[24 aprile]] [[1849]], figlio di un ufficiale di fanteria<ref>Gaétan Marie Gallieni, nato a [[Pogliano]] il [[24 febbraio]] [[1805]], deceduto a [[ Saint-Béat]] il [[23 gennaio]] [[1894]], ufficiale di fanteria del 5°º reggimento di linea, naturalizzato nel [[1842]]</ref>. Dopo gli studi alla ''[[Prytanée national militaire]]'' a [[La Flèche]] fu ammesso all<nowiki>'</nowiki>''[[École Spéciale Militaire de Saint-Cyr]]'' nel [[1868]]. Il [[15 luglio]] [[1870]] venne nominato [[sottotenente]] della Fanteria di Marina (Infanterie de marine). Durante la [[guerra franco-prussiana]] nel [[1870]]-[[1871|71]] militò nelle file del 3°º Reggimento di Fanteria di Marina. Si distinse particolarmente durante la battaglia di [[Bazeilles]], nei ranghi della Brigata ''Martin des Palières'' della famosa ''Division Bleue''. Il [[1º settembre]] finì prigioniero, con tutta l'armata, dopo la [[battaglia di Sedan]], e fu inviato in prigionia in [[Germania]]. Rientrò in Francia il'[[11 marzo]] [[1871]]. Venne promosso [[tenente]] del 2°º Reggimento di Fanteria di Marina il [[25 aprile]] [[1873]], ed inviato sull'isola di La Réunion, dove incominciò la sua carriera di ufficiale coloniale.
L'[[11 dicembre]] [[1876]] viene assegnato ai fucilieri senegalesi ([[tirailleurs sénégalais]]) e si imbarcò il giorno 20 per [[Dakar]], nell'Africa nera (Afrique noire), dove partecipa a diverse spedizioni militari ed esplorative. Promosso al grado di [[capitano]] nel [[1878]]. Il 30 gennaio 1880 compie un viaggio esplorativo in barca, di circa 100 km, da St. Louis a [[Richard-Toll]] sul fiume Senegal.
Il [[29 marzo]] arriva a [[Bafoulabé]], nel [[Mali]], dove conclude un trattato con alcuni capi locali e stabilisce il protettorato della Francia sulla zona. Nel [[1881]], in [[Niger]], negozia con il Sultano Ahmadou il trattato di Nango accordando alla Francia il commercio nell'alto Niger.
Dopo il suo ritorno in [[Martinica]], nel [[1886]], viene nominato [[tenente colonnello]], ricevendo sei mesi più tardi, il [[20 dicembre]], il comando superiore dell'Haut-Fleuve (Senegal), nel [[Sudan francese]] (oggi il [[Mali]]). Ottiene dei successi a spese del sultano Ahmadou ([[1887]]) e fa firmare a [[Samory Touré]], imperatore del Wassoulou, un trattato con cui abbandonava la riva sinistra del fiume [[Niger]]. Durante questo comando reprime duramente un'insurrezione degli indigeni.
Di ritorno in Francia, è promosso [[colonnello]] l'[[11 marzo]] [[1891]], capo di Stato Maggiore del corpo d'armata della Marina con brevetto di Stato Maggiore riportante la menzione "molto bene" (très bien). Dal [[1892]] al [[1896]] è in missione in [[Tonchino]], nell' ([[Indocina]] francese, dove comanda la 2a2ª divisione militare del territorio. Lotta contro i pirati cinesi, consolidando la presenza francese ed organizzando l'amministrazione del paese. Il suo principale collaboratore è l'allora comandante [[Louis Hubert Gonzalve Lyautey|Lyautey]].
== Governatore generale del Madagascar (1896-1905) ==
Il [[17 dicembre]] [[1905]] fu sostituito dal nuovo Governatore generale [[Victor Augagneur]].
Il [[9 agosto]] [[1899]] viene promosso [[generale di divisione]]. Al suo ritorno in Francia, nel [[1905]], dedica la sua carriera a preparare la rivincita sui tedeschi, la cosiddetta ''Revanche''. Governatore Militare di [[Lione]], comandante del 14°º Corpo d'Armata, Gran Croce della legione d'Onore il [[6 novembre]] [[1905]]. Entra nel Consiglio Superiore di guerra il [[7 agosto]] [[1908]] ed assume anche la presidenza del Comitato Consultivo di Difesa delle Colonie (Comité consultatif de défense des colonies).
Candidato al comando dell'[[esercito francese]] nel [[1911]], Gallieni rinunciò in favore di [[Joseph Joffre]], giustificandosi con l'età avanzata e la cattiva salute. Nello stesso anno assunse il comando della 5a5ª Armata, entrando contemporaneamente a far parte del Consiglio Superiore di Guerra (Conseil supérieur de la guerre)<ref name=Gallieni>Gallieni, Joseph. ''Mémoires du Général Galliéni. Défense de Paris 21 Août -11 Septembre 1914''. Payot & Cie, Boulevard Saint-Germain 106, Paris, 1920</ref>.. Durante le sedute del Consiglio tenutesi nell'ottobre 1913 e nel marzo 1914 chiese, inutilmente, che fosse costituita la specialità dell'artiglieria da campagna pesante, sostenendo che in caso di guerra le armate francesi si sarebbero trovate in inferiorità contro l'esercito tedesco<ref name=Gallieni>Gallieni, Joseph. ''Mémoires du Général Galliéni. Défense de Paris 21 Août -11 Septembre 1914''. Payot & Cie, Boulevard Saint-Germain 106, Paris, 1920</ref>.
== Prima guerra mondiale ==
Il [[24 aprile]] [[1914]] fu posto a riposo per raggiunti limiti d'età, sostituito dal generale [[Charles Lanrezac]] alla testa della 5a5ª Armata, che costituiva l'ala sinistra del gruppo di armate francesi dell'est, e nel Consiglio Superiore di Guerra (Conseil supérieur de la guerre)<ref name=Gallieni>Gallieni, Joseph. ''Mémoires du Général Galliéni. Défense de Paris 21 Août -11 Septembre 1914''. Payot & Cie, Boulevard Saint-Germain 106, Paris, 1920</ref>. Dopo il pensionamento si ritirò a Saint Raphaël per un periodo di riposo, quando il [[1º agosto]] venne raggiunto da un telegramma del Ministro della Guerra che lo pregava con estrama urgenza di rientrare a [[Parigi]]<ref name=Gallieni>Gallieni, Joseph. ''Mémoires du Général Galliéni. Défense de Paris 21 Août -11 Septembre 1914''. Payot & Cie, Boulevard Saint-Germain 106, Paris, 1920</ref>. Arrivato a Parigi il giorno 2 fu ricevuto dal generale [[Joseph Joffre|Joffre]] che gli diede una lettera, controfirmata dal Ministro della Guerra [[Adolphe Messimy]], con cui in caso in cui il Capo di Stato Maggiore fosse stato impedito a svolgere le sue funzioni, egli lo avrebbe sostituito. In realtà i suoi rapporti con [[Joseph Joffre|Joffre]], per stessa ammissione di Gallieni<ref name=Gallieni>Gallieni, Joseph. ''Mémoires du Général Galliéni. Défense de Paris 21 Août -11 Septembre 1914''. Payot & Cie, Boulevard Saint-Germain 106, Paris, 1920</ref>, non erano buoni dai tempi del Madagascar. Visto lo sfavorevole andamento delle operazioni dell'esercito francese il [[26 agosto]], poco prima della [[Prima battaglia della Marna]], Joffre lo nominò Governatore Militare del campo trincerato di Parigi e comandante della neocostituita ''Armée de Paris'' posta a difesa della capitale. La prima cosa che Gallieni fece, dopo aver assunto l'incarico, fu di richiedere al Ministro della Guerra l'invio di almeno tre Corpi d'Armata con cui poter eventualmente difendere Parigi. Il Ministro della Guerra inviò un telegramma a Joffre, con cui gli ordinò di ottemperare a tale richiesta senza perdere tempo<ref name=Gallieni>Gallieni, Joseph. ''Mémoires du Général Galliéni. Défense de Paris 21 Août -11 Septembre 1914''. Payot & Cie, Boulevard Saint-Germain 106, Paris, 1920</ref>. Per eseguire tale ordine [[Joseph Joffre|Joffre]] sciolse l'Armee d'Alsace del generale [[Paul Marie Cesar Gerald Pau|Pau]],inviando le truppe a costituire la nuova VI Armata, posta agli ordini del generale [[Michel Joseph Maunoury|Maunoury]], che doveva contribuire a difendere la capitale. Grazie alla sua intuizione le forze francesi fermarono le truppe tedesche sulla Marna, bloccando definitivamente l'avanzata tedesca. Dopo la [[Prima battaglia della Marna]] Gallieni venne sostituito dal generale [[Michel Joseph Maunoury|Maunoury]], come governatore di Parigi.
Nell'ottobre [[1915]] assunse la carica di Ministro della Guerra nel quinto governo di [[Aristide Briand]]. Entrato in aperto conflitto con [[Joseph Joffre|Joffre]], cui rimproverava gli errori commessi a [[Verdun]], fu costretto a dimettersi da [[Aristide Briand|Briand]]. Per problemi di salute si ritirò definitivamente a vita privata nel marzo [[1916]]. Morì il 27 maggio 1916 per complicazioni seguenti ad un intervento chirurgico eseguito in una clinica di [[Versailles]].<br /> Dopo i funerali di stato<ref>Durante i funerali nazionali [[Georges Clemenceau]] dirà di lui: ''Le général Gallieni est l'homme dont la prompte décision nous a donné la bataille de la Marne. Il est le véritable sauveur de Paris. Les funérailles nationales ne sont qu'un commencement de justice. Avec ses conséquences, le reste suivra. L'heure viendra des jugements et la mémoire de Gallieni peut attendre avec tranquillité l'avenir''</ref>, e conformemente alle sue ultime volontà, venne seppellito nel cimitero di [[Saint-Raphaël]], nel dipartimento del [[Var]].
|