Arcidiocesi di Doclea: differenze tra le versioni

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Pochi sono i vescovi noti di questa diocesi ed in alcuni casi confusi con i vescovi della sede quasi omonima di [[Diocesi di Diocleziana|Diocleziana]].
 
Inizialmente Doclea era [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[Arcidiocesi di Spalato-Macarsca|arcidiocesi di Salona]].<ref>Cfr. Farlati, ''op. cit.'', p. 1.</ref> Nella lettera di [[papa Gregorio I]] al vescovo Costantino (o Costanzio) (circa [[602]]), Doclea sembra essere suffraganea dell'[[Arcidiocesi di Scutari-Pult|arcidiocesi di Scutari]]. Nell'[[877]] circa, in occasione del sinodo di [[Diocesi di Mostar-Duvno|Dumno]] (''Delmitanus''), essa fu elevata al rango di [[Metropolia|sede metropolitana]] della Chiesa bulgara a scapito della sede di Scutari.<ref>Cfr. Farlati, ''op. cit.'', p. 5.</ref> Nel secolo successivo avrebbe perso però la dignità di sede metropolitana, perché non era più contigua territorialmente con la Bulgaria. <ref>Cfr. Farlati, ''op. cit.'', p. 1.</ref> Infatti in una ''[[Notitia Episcopatuum]]'' del [[X secolo]]<ref>Lequien attribuisce questa ''Notitia'' all'[[Imperatori bizantini|imperatore bizantino]] [[Leone VI di Bisanzio|Leone VI]] ([[886]]-[[912]]). Cfr. ''op. cit.'', col. 277.</ref>, essa è al quinto posto fra le sedi suffraganee di [[Arcidiocesi di Tirana-Durazzo|Durazzo]], sottoposta all'autorità del [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriarca di Costantinopoli]].<ref>Vedi [http://books.google.it/books?id=WIY-AAAAcAAJ&pg=PA125 ''Hieroclis Synecdemus et notitiae graecae episcopatuum''], a cura di Gustav Parthey, Berolini (Berlino) 1866, p. 125, nº 610 (''Diocleias''). La stessa ''Notitia'' distingue Doclea dalla sede ''Antibarensis'' (nº 617).</ref>
 
Secondo altre fonti Dioclea sarebbe rimasta sede metropolitana fino alla distruzione della città, nel [[927]]. L'arcivescovo Giovanni trovò allora rifugio a [[Ragusa di Dalmazia|Ragusa]], di cui poi divenne vescovo, ritenendo il titolo arcivescovile. Con la distruzione della città, della sede metropolitana restò solo il titolo.<ref>Cfr. Farlati, ''op. cit.'', pp. 6-7.</ref> Questo titolo fu unito a quello della vicina diocesi di [[Arcidiocesi di Antivari|Antivari]] prima del [[1062]], quando una lettera di [[papa Alessandro II]] ([[1061]]-[[1073]]) fu indirizzata a Pietro, arcivescovo ''Diocleensis atque Antibarensis ecclesiae''. Probabilmente l'unione non serviva che a giustificare il diritto metropolitico di Antivari.
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==Cronotassi degli arcivescovi titolari==
* [[Carlo Bertuzzi]] † ([[10 maggio]] [[1910]]<ref name=AAS>Negli ''[[Acta Apostolicae Sedis]]'' è nominato arcivescovo di ''Diocletanae''.</ref> - [[4 gennaio]] [[1914]] deceduto)
* Henri Doulcet, [[Congregazione della Passione di Gesù Cristo|C.P.]] † ([[17 marzo]] [[1914]]<ref name=AAS/> - [[27 luglio]] [[1916]] deceduto)
* [[Pietro Fumasoni Biondi]] † ([[14 novembre]] [[1916]]<ref name=AAS/> - [[13 marzo]] [[1933]] nominato cardinale presbitero di [[Santa Croce in Gerusalemme (titolo cardinalizio)|Santa Croce in Gerusalemme]])
* [[Paolo Marella]] † ([[15 settembre]] [[1933]] - [[31 marzo]] [[1960]] nominato cardinale presbitero di [[Sant'Andrea delle Fratte (titolo cardinalizio)|Sant'Andrea delle Fratte]])
* [[Egano Righi-Lambertini]] † ([[9 luglio]] [[1960]] - [[30 giugno]] [[1979]] nominato cardinale diacono di [[San Giovanni Bosco in via Tuscolana (diaconia)|San Giovanni Bosco in Via Tuscolana]])
* [[Jozef Tomko]] ([[12 luglio]] [[1979]] - [[25 maggio]] [[1985]] nominato cardinale diacono di [[Gesù Buon Pastore alla Montagnola (diaconia)|Gesù Buon Pastore alla Montagnola]])
* [[Pier Luigi Celata]], dal [[12 dicembre]] [[1985]]
 
==Note==