12. Division: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 68:
La decisione degli alti comandi tedesco e austro-ungarico di rinforzare lo schieramento sul [[fronte italiano (1915-1918)|fronte italiano]] con divisioni germaniche per costituire una massa offensiva e sferrare un grande attacco sull'[[Isonzo]], portò al trasferimento della 12. Division dal fronte occidentale a [[Klagenfurt]], dove i soldati slesiani rimasero per circa un mese per essere riequipaggiati e addestrati per la guerra di montagna prima di intraprendere la marcia di avvicinamento verso la testa di ponte di [[Tolmino]], punto di partenza principale dell'offensiva austro-tedesca<ref>K.Krafft von Dellmensingen, ''1917 lo sfondamento dell'Isonzo'', pp. 52-58.</ref>. Il movimento finale della 12. Division verso l'Isonzo avvenne a partire dal 14 ottobre attraverso il disagiato [[passo di Loibl]] e avvenne in condizioni climatiche sfavorevoli, sottoponendo le truppe a fatiche e disagi. I soldati slesiani apparvero molto provati alla fine della marcia e arrivarono esausti all'interno della testa di ponte di Tolmino dove poterono finalmente disporre di alcuni giorni di riposo<ref>K.Krafft von Dellmensingen, ''1917 lo sfondamento dell'Isonzo'', pp. 73 e 80-81.</ref>.
 
Alla 12. Division era stato assegnato uno dei compiti più importanti dell'offensiva austro-germanica; schierata nella testa di ponte subito dietro i reparti dell'[[Alpenkorps]], avrebbe dovuto avanzare risolutamente nella valle dell'Isonzo, lungo entrambe le rive del fiume, e raggiungere al più presto, senza preoccuparsi di possibili minacce sui fianchi, le retrovie della 2ª Armata italiana. Il 24 ottobre 1917 la 12. Division raggiunse, al comando del generale [[Arnold Lequis]], il più brillante successo della sua storia e conseguì risultati superiori alle previsioni giocando un ruolo decisivo nella [[battaglia di Caporetto]]. I soldati slesiani, favoriti dalla nebbia che li nascose alla vista del nemico sulle alture, avanzarono dalle ore 09.00 lungo le due sponde dell'Isonzo dopo aver superato facilmente le linee avanzate italiane, e marciarono rapidamente in profondità nel fondo valle. Senza essere individuati, contrastati dalle forze nemiche sulle alture dominanti, nell'arco di poche ore il 23° e il 63° reggimento della divisione sbaragliarono uno dopo l'altro i deboli reparti italiani incontrati lungo la strada che, colti completamente di sorpresa, non furono in grado di opporre resistenza. I tedeschi occuparono successivamente i villaggi del fondo valle Isonzo: Foni, Gabrje, Volarje, Idersko, Kamno, Smast, catturarono molti prigionieri, crearono grande confusione nelle retrovie italiane e sorpresero indifese le batterie dell'artiglieria nemica<ref>K.Krafft von Dellmensingen, ''1917 lo sfondamento dell'Isonzo'', pp. 88-90.</ref><ref>M.Silvestri, ''Isonzo 1917'', pp. 400-405.</ref>.
[[File:Caporetto 24 ottobre 1917.jpg|thumb|right|200px|Colonne italiane a Caporetto il 24 ottobre, circa un ora prima dell'arrivo nella cittadina delle truppe tedesche della 12. Division.]]
Alle ore 15.30 i reparti della divisione raggiunsero e occuparono dopo brevi combattimenti l'importante nodo strategico di [[Caporetto]], catturando altri prigionieri, mezzi e materiali nemici, prendendo posizione allo sbocco della valle del [[Natisone]] e tagliando la ritirata delle truppe italiane schierate più a nord. Gli slesiani non si arrestarono a Caporetto ed entro le ore 22.30 avanzarono ancora fino a Robic e Golobi<ref>M.Silvestri, ''Isonzo 1917'', pp. 395-398.</ref>. La 12. Division aveva marciato e combattuto per tutta la giornata, era avanzata per 27 chilometri in dodici ore, aveva sfondato completamente il fronte nemico, aveva catturato 10.000 prigionieri e 100 cannoni. Il generale [[Konrad Krafft von Dellmensingen]] ha giudicato questa audace azione della 12. Division la più riuscita manovra di sfondamento di una linea fortificata di tutta la guerra mondiale, "senza precedenti nella storia della guerra di posizione"<ref>K.Krafft von Dellmensingen, ''1917 lo sfondamento dell'Isonzo'', pp. 91-93.</ref>. In riconoscimento della brillante e risoluta condotta di ufficiali e soldati della 12. Division, il generale Arnold Lequis venne decorato la notte stessa del 24 ottobre, su decisione del [[Guglielmo II di Germania|Kaiser]], con il prestigioso [[Pour le Mérite|Ordine pour le Mérite]], la massima decorazione al valore dell'Impero tedesco<ref>K.Krafft von Dellmensingen, ''1917 lo sfondamento dell'Isonzo'', p. 94.</ref>.