'''''Tanti auguri/Amoa''''' è un [[Singolo discografico|singolo]] di [[Raffaella Carrà]], pubblicato nel [[1978]].
"Tanti auguri" è stato scritto da [[Gianni Boncompagni]] e [[Daniele Pace]], su musica di [[Paolo Ormi]], "Amoa" da [[Gianni Boncompagni]] e [[Paolo Ormi]].
Il brano era la sigla del discusso programma della [[Rete 1]] "[[Ma che sera]]", girata nel parco tematico dell'[[Italia in miniatura]]. Il testo descrive i costumi di una donna libera e indipendente, esaltando il sesso in tutte le sue forme, in campagna ed in città, riconfermando la soubrette come icona erotica degli italiani<ref name=X>[http://www.raffaellacarra.tv/Biografia/Biografia1.html.]</ref>. Il ritornello è entrato nell'immaginario collettivo per lo slogan scanzonato ed ironico "come è bello far l'amore da Trieste in giù".<ref name=X>[http://www.raffaellacarra.tv/Biografia/Biografia1.html.]</ref>. La canzone, diventata un inno per la comunità gay, ebbe traduzioni in spagnolo e in castellano col titolo "Hay que venir al sur". La cantante estone [[Anne Veski]] realizzò una cover dal titolo "Jätke võtmed väljapoole"<ref name=X>[http://www.youtube.com/watch?v=4_V--LP1lFU].</ref>.