Pierre Terblanche: differenze tra le versioni

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Nel [[1984]], tuttavia, la passione per la progettazione di autoveicoli e motocicli lo porta a lasciare l'agenzia pubblicitaria e a trasferirsi a [[Londra]] per frequentare corsi specifici presso il [[Royal College of Art]], dove otterrà un [[Master universitario|Master]] in ''Vehicle Design'' solo due anni dopo.
Seguono tre anni di lavoro su progetti riguardanti glisugli interni della [[Volkswagen Golf]] e lasulla progettazione della [[Volkswagen Polo]] presso l'''Advanced Design Studio'' di [[Volkswagen]] a [[Düsseldorf]], durante i quali Terblanche (che pure ha sempre affermato di preferire l'ambiente motociclistico a quello delle automobili<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Gabe Ets-Hokin|url=http://www.cycleworld.com/2007/06/11/cw-5q-pierre-terblanche/|titolo=Pierre Terblanche Interview|pubblicazione=Cycle Word|data=11 giugno 2007|accesso=30 giugno 2013}} </ref>) farà propri alcuni principi, legati più all'efficienza e alla funzionalità del veicolo prima ancora dell'estetica (che è comunque avveniristica e spesso definita "esotica"<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Robin Goodwin|url=http://rideapart.com/2013/03/for-sale-ducati-supermono-just-150000/|titolo=Review of Ducati Supermono|pubblicazione=Ride Apart|data=28 marzo 2013|accesso=30 giugno 2013}} </ref>), che hanno reso i suoi progetti riconoscibili in tutto il mondo.
 
=== Gli "anni Cagiva" ===
Ma è nel [[1989]] che la carriera di Terblanche giunge ad una svolta: il ''designer'' approda finalmente in Ducati, nel periodo ([[1983]]-[[1996]]) in cui il marchio bolognese è controllato dalla [[Varese|varesina]] [[Cagiva]]: nei primi due anni di collaborazione, sotto l'egida di [[Massimo Tamburini]], si occupa del ''[[restyling]]'' della [[Ducati Paso]] e del disegno della [[Ducati 888|888]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.motorcyclespecs.co.za/model/ducati/ducati_888strada%2093.htm|titolo=Ducati 888 su Motorcycle Specs|accesso=30 giugno 2013}} </ref>.
 
Trasferitosi dadalla sede Ducati di Rimini allaa sedequella di Cagiva dia [[Morazzone]] ([[Varese]]), duranti gli "anni Cagiva" Terblanche si occupa anche del ''design'' della [[Cagiva Gran Canyon]] e soprattutto, in collaborazione con Massimo Bordi<ref>{{cita web|url=http://www.ducati.it/storia/anni_90/supermono/index.do|titolo=Ducati Supermono sul sito Ducati|accesso=30 giugno 2013}} </ref>, della [[Ducati Supermono]], modello dalle linee raffinate ed eleganti, creatocreata esclusivamente per le competizioni di [[Superbike]], dellaanche qualese ne furono omologati e messi in commercio solo65 poche decine di modelliesemplari con il nome di "Supermono Strada"<ref>{{cita news|url=http://www.insella.it/news/la-ducati-supermono-si-fa-strada|titolo=La Ducati Supermono finalmente omologata|pubblicazione=In Sella|data=5 novembre 2012|accesso=30 giugno 2013}}</ref>. Il particolare ''design'' della moto (ispirato alla [[Ducati 916|916]]), caratterizzato da linee semplici e da un'essenzialità e leggerezza (non solo estetica: la moto, monocilindrica a 4 tempi con motore [[Ducati Desmoquattro]], pesa solamente 121kg) del tutto nuove, ha fatto sì che diventasse uno dei modelli Ducati più apprezzati e ricercati di sempre, tanto che in dieci anni il suo valore si è decuplicato<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://britaliamoto.com/britaliamoto.com/The_Supermono_Strada.html|titolo=Scheda della Supermono Strada su Britaliamoto|accesso=30 giugno 2013}}</ref>.
 
=== Direttore delAl Centro Stile Ducati ===
Nel [[1996]] Ducati, grazie all'acquisizione da parte del [[Texas Pacific Group]] del 51% delle azioni della società, torna ad essere indipendente e Pierre Terblanche, lasciata Cagiva per seguire la casa emiliana, viene chiamato a dirigerne il Centro Stile. In questo ruolo si dedica inizialmente alla [[Ducati Supersport|Ducati Supersport 900]], uno dei primi modelli progettati con strumenti quasi esclusivamente informatici ([[CAD|CAD tridimensionale]], all'avanguardia per i tempi), la cui linea è un'evidente evoluzione della Supermono<ref>{{cita news|autore=Claudio Falanga|url=http://www.motoitaliane.it/mondoducati/arretrati/luglio1998/900ss.htm|titolo=Prova Ducati 900SS|pubblicazione=Motoitaliane.it|data=luglio 1998|accesso=30 giugno 2013}} </ref>.
 
== Modelli ==
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File:Ducati Supermono.jpg|La [[Ducati Supermono]] ([[1993]]-[[1997]]), con il riconoscibile ''design'' essenziale e compatto.
File:Cagiva Gran Canyon.jpg| La [[Cagiva Gran Canyon]] ([[1998]]-[[2000]]), enduro della casa varesina.
File:Ducati 900SS Carenata.jpg|La [[Ducati Supersport|Ducati Supersport 900]].
File:Ducati 999 Testastretta.jpg|La [[Ducati 999|999]] ([[2002]]-[[2006]]), il cui ''design'' suscitò emozioni contrastanti tra i fan.
File:Ducati Multistrada 1000s DS.jpg| La [[Ducati Multistrada|Multistrada]] ([[2003]] - presente), modello [[enduro]] della casa emiliana.
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File:Ducati 1000 GT.jpg|La GT 1000 ([[2006]]–[[2010]]), modello turistico.
File:2010 Ducati Hypermotard 796 at the 2009 Seattle International Motorcycle Show 1.jpg|La [[Ducati Hypermotard|Hypermotard]] ([[2007]]-presente), ideata come [[supermotard]] versatile, adatta anche al turismo <ref>{{cita web|url=http://www.ducati.it/moto/hypermotard/hypermotard/concept/design/index.do|titolo=Ducati Hypermotard sul sito Ducati|accesso=30 giugno 2013}} </ref>
File:PaulSmartLE1000.jpg|La [[Ducati PaulSmart 1000LE|Paul Smart]] ([[2005]]-[[2006]]), il cui ''design'' è chiaramente ispirato alla [[Ducati 750 SS|750 SS]].
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