Linciaggio di Michael Donald: differenze tra le versioni

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I figli di Bennie Hays, [[Henry Hays|Henry]] (che all'epoca dei fatti aveva 27 anni) e [[James Hays|James]] detto "Tiger" (che aveva appena 17 anni) guidarono intorno la città di Mobile cercando una vittima da sacrificare alla "''causa bianca''": a notte fonda incontrarono Michael Donald, che stava tranquillamente tornando nella propria casa, e decisero di aggredirlo, di ucciderlo con un taglio alla [[Gola (anatomia)|gola]] e di impiccarlo ad un albero. Michael Donald non aveva niente a che fare con l'omicidio del poliziotto, ma i fratelli Hays si erano messi in testa di uccidere un nero qualunque da usare come capro espiatorio. Contemporaneamente ai fatti, altri membri del KKK bruciarono case e giardini appartenenti a gente di colore: i responsabili di tali appiccamenti di fuoco furono arrestati due anni e mezzo dopo.
 
Henry Hays dapprima non confessò, poi lo fece ma si dichiarò non pentito dell'accaduto e fu per questo condannato a morte con la sedia elettrica il [[6 giugno]] [[1997]]. James Hays invece confessò e chiese scusa per il suo gesto, riuscendo in tal modo ad evitare la [[condanna a morte]] e ad ottenere l'ergastolo.
 
I complici dei fratelli assassini furono costretti a pagare una multa di 7 milioni di dollari: dopo il pagamento di questa ammenda il Ku Klux Klan entrò in bancarotta ed in crisi, e fu costretto a dover rinunciare alle sue ambizioni di dominio economico per tutto il XX secolo.