Pier Francesco Fiorentino: differenze tra le versioni
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|AnnoMorte =post [[1497]]
|Epoca =1400
|Attività =pittore
|Nazionalità =italiano
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==Opere==
Tra le opere dell'artista sono:
* la ''Madonna in trono e i santi Giusto e Tommaso'' ([[1477]]) e la ''Madonna col Bambino in trono tra i santi Bartolomeo e Antonio Abate'' ([[1490]]), entrambe conservate nel Museo civico ricavato all'interno del Palazzo Comunale di [[San Gimignano]];
* la grande pala ([[1494]]) della [[chiesa di Sant'Agostino (San Gimignano)|chiesa di Sant'Agostino]] sempre in [[San Gimignano]];
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== Le opere a San Gimignano ==
[[File:San gimignano sant'agostino.jpg|thumb|200px|''Madonna in trono col Bambino e santi'', [[San Gimignano]], [[chiesa di Sant'Agostino (San Gimignano)|chiesa di Sant'Agostino]], [[1494]]]]
Un primo documento datato
Un secondo documento datato
Datata tra gli anni sessanta e settanta del [[Quattrocento]] è invece una ''Crocifissione'' affrescata da Pier Francesco nella chiesa di Santa Lucia a Barbiano a pochi chilometri da [[San Gimignano]]. Alcune figure sono fortemente influenzate, se non derivate, da quelle presenti nelle celebri ''[[Storie della vita di sant'Agostino]]'' affrescate poco prima da [[Benozzo Gozzoli]] nella [[Chiesa di Sant'Agostino (San Gimignano)|chiesa di Sant'Agostino]], sempre a San Gimignano: questo porta alla datazione precedentemente espressa.<ref>Lisa Venturi in Anna Padoa Rizzo (a cura di), 1997, pp. 81 - 82</ref>
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Sempre nel [[Museo Civico (San Gimignano)|Museo civico]] della città, sempre frutto dello stesso committente, sempre realizzata da Pier Francesco è una ''Madonna col Bambino in trono tra i Santi Bartolomeo e Antonio Abate'' recante la seguente iscrizione: <small> "1490. FRATER THOMAS DE CORTESIIS FIERI FECIT."</small> La tavola, che ancora conserva l'originale cornice, proviene dalla cappella rurale di Monti, presso San Gimignano.
Nel [[1494]] firma e data la pala d'altare per la [[Chiesa di Sant'Agostino (San Gimignano)|chiesa di Sant'Agostino]] a San Gimignano: <small> "DIVO DNICO FR LAVRENTI
== L'affresco miracoloso di Pancole, San Gimignano ==
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Nel [[1483]] Pier Francesco fu chiamato a [[Certaldo]] dal Vicario Alberto di Antonio di Niccolò per realizzare nuovi affreschi nel [[Palazzo Pretorio (Certaldo)|Palazzo Pretorio]] e restaurarne alcuni rovinati nel [[1479]], allorquando tutto il borgo era stato messo a ferro e fuoco dalle truppe senesi, unite a quelle del Duca di Calabria nella guerra contro [[Firenze]].
* L'affresco più antico riconducibile al nostro pittore è una ''Pietà fra san Giovanni Evangelista e la Maddalena'', situato nella sala delle udienze, al piano terreno del Palazzo. In basso corre la scritta: <small>"TEMPORE SPECTABILIS VIRI ALBERTI ANTONII NICCOLE.V.1484."</small> (il Vicario committente è Alberto Antonio di Niccolò degli Alberti in carica dal dicembre [[1483]] al 30 giugno [[1484]]).<ref>Annamaria Bernacchioni in Anna Padoa Rizzo (a cura di), 1997, pp. 34 - 35</ref>
* Datata [[1489]] è una ''Madonna in trono col Bambino'', affrescata nella "Camera del Cavaliere", antica sala del Palazzo Pretorio adibita alle istruttorie dei processi seguiti dal Vicario. Questo affresco è mutilo nel volto della Madonna: su di esso era stato posto uno stemma, che, seppur rimosso, ha provocato danni irrimediabili. Parzialmente leggibile l'iscrizione: <small> "PUCCIUS.IV. CONSULTOR YNMAGINEM HANC DIVE MARIE FIERI CURAVIT ANNO. SALUTIS.1489" </small>
* Nel cortile del Palazzo si trovava un' ''Incredulità di san Tommaso e san Girolamo penitente'' ([[1490]]), affresco ora staccato e conservato nella sala delle udienze: forte è il richiamo all'''Incredulità di san Tommaso'' realizzata da [[Verrocchio]] per una delle nicchie di [[Orsanmichele]] a Firenze; il san Girolamo è invece mutuato dalla tavola realizzata da [[Piero del Pollaiolo]] nel [[1483]], per la [[Chiesa di Sant'Agostino (San Gimignano)|chiesa di Sant'Agostino]] a [[San Gimignano]], dove Pier Francesco aveva lavorato. In basso possiamo leggere: <small> “AL TEMPORE THOMASII PAULI DE MORELLIS. V. MCCCCLXXXX.”</small><ref>Annamaria Bernacchioni in Anna Padoa Rizzo (a cura di), 1997, pp. 38 - 39</ref>
* Al piano nobile Pier Francesco affrescò una ''Madonna in trono fra i santi Girolamo e Francesco'' e alla sua destra una ''Elemosina di san Martino'', entrambi databili nei primi anni novanta del [[Quattrocento]]. Il tratto netto e deciso con cui le figure sono realizzate conferisce una certa fissità alle pose delle figure stesse, ma fa sì che la lettura delle immagini sia chiara e facilitata. La datazione dovrebbe collocarsi entro i primi anni novanta del [[Quattrocento]].<ref>Annamaria Bernacchioni in Anna Padoa Rizzo (a cura di), 1997, pp. 40 - 41</ref>
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