Augusto Frassineti: differenze tra le versioni

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Ma il rapporto col mondo culturale di quegli anni non fu dei più facili, e l'autore si vide progressivamente emarginato, nonostante il plauso e i consensi che la sua opera da sempre suscita presso una limitata cerchia di lettori colti. Gli unici riconoscimenti pubblici gli verranno dalla sua attività di [[traduttore]]. La sua resa di ''[[Gargantua e Pantagruel]]'' di [[François Rabelais]] è unanimemente riconosciuta, negli ambienti specialistici, come la migliore e tuttora insuperata, e gli varrà il [[Premio Monselice]] [[1981]].
 
Muore nel sonno, a Roma, ormai sua città d'elezione, nel [[1985]]<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0003/articleid,1002_01_1985_0065_0003_13858737/ Scompare Frassineti, lo scrittore che tradusse Diderot e Rabelais] Archiviolastampa.it</ref>. In un suo aforisma aveva così sintetizzato il suo impegno intellettuale:
:''Il solo impiego razionale della ragione sta nella ricerca ragionata delle ragioni delle infinite sragionevolezze dell'animale ragionevole uomo.''
 
== Opere ==
;Narrativa
*''[[Misteri dei Ministeri]]'', unico "[[romanzo]]" di Frassineti, di cui si susseguirono nel tempo tre edizioni:
**la prima, con una ristampa, risale al [[1952]], e uscì per l'editore [[Guanda]] di [[Parma]];
**la seconda edizione apparve nel [[1959]] per i tipi di [[Longanesi]], con una ristampa nel [[1964]]
**la terza e definitiva edizione, edita nel [[1973]] dalla [[Einaudi]], con nota in sovracoperta di [[Italo Calvino]], è stata ristampata solo di recente, nel [[2004]], sotto una nuova veste grafica da una nuova casa editrice, la romana [[Kami]].
 
*Le altre opere [[narrativa|narrative]] pubblicate da Frassineti sono le raccolte di [[novella|novelle]]:
**''L'unghia dell'asino'' ([[Garzanti]] [[1959]]);
**''Un capitano a riposo'' ([[Feltrinelli]] [[1963]]), che contiene:
***Atti della vita di un Capitano a riposo
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«Autore di un solo libro (poiché i pochi altri sono in pratica corollari e annessi della sua "summa ministerialis")» è definito Frassineti dall'autore della nota in appendice a ''Lo spirito delle leggi''. Anche a un confronto poco approfondito, infatti, emerge chiaramente come tutti questi racconti mantengano inalterati lo stile e le tematiche di ''[[Misteri dei Ministeri]]'', e si presentino quali integrazioni e varianti del macrocosmo che si squaderna nell'opera maggiore.
;Poesia
*Frassineti è autore di due sillogi [[poesia|poetiche]].
**''Vita! Vita! Vita!'': uscì nel [[1966]] per i tipi dell'editrice Alfa di Bologna, con veste grafica a cura dell'artista concettuale [[Gastone Novelli]]. In questa raccolta si apprezzano riprese dal [[futurismo]], soprattutto per quanto riguarda l'impostazione tipografica.
**La seconda, ''Tutto Sommato'', stampata dall'editrice [[Milano|milanese]] All'insegna del pesce d'oro nel [[1985]], anno della morte di Frassineti, raccoglie versi composti dal [[1959]] al [[1983]], una meditazione amara e realistica sulla vita in poesie di impianto tradizionale e di tono [[epigramma]]tico.
;Teatro
Il rapporto col [[teatro]] è stato molto importante per Frassineti. Egli vi profuse molta energia, non ottenendo sempre i riscontri sperati. Paradossalmente il suo più grande successo teatrale non gli derivò dall'impegno diretto, ma dalla sua narrativa: l'[[11 novembre]] [[1959]], infatti, [[Dario Fo]] e [[Franca Rame]] riportarono un buon risultato, sui [[palcoscenico|palcoscenici]] milanesi, con la pièce ''[[Gli arcangeli non giocano a flipper]]'', ispirata ad alcuni brani di ''Misteri dei Ministeri'' e delle raccolte di novelle.
I suoi primi lavori sono frutto di collaborazioni.
* ''Isabella comica gelosa', [[1955]], con lo scrittore [[Sardegna|sardo]] [[Giuseppe Dessì]]
*''Teo, o L'acceleratore della storia. Ipotesi fantastiche ma probabili sui fasti e nefasti della cibernetica nella civiltà di massa'', nato dalla collaborazione con Manganelli, nel [[1966]]; il [[dramma]] umoristico che fu trasmesso in [[Radio (mass media)|radio]] dalla [[RAI Radiotelevisione Italiana|RAI]] il [[18 aprile]] [[1967]].
 
*''Il tubo e il cubo'', 1967 (primo testo teatrale scritto totalmente di suo pugno, a cui seguirono:
**''Innamorati in trappola'' ([[1968]]),
**''Tre bestemmie uguali e distinte, magari quattro'' ([[1969]])
**''La farsa dei tre gobi'' ([[1974]]).
 
Compose anche il [[libretto]] per l'[[opera lirica]] ''Gargantua'' di [[Azio Corghi]], la cui prima andò in scena al [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio]] di [[Torino]] la sera del [[2 maggio]] [[1984]]. Fu infine coautore, intorno alla metà degli [[anni 1970|anni settanta]], insieme a [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]], [[Alberto Moravia|Moravia]], [[Carlo Levi]], [[Furio Colombo]] ed [[Enzo Siciliano]] tra gli altri, di un [[recital]] poetico e musicale scritto per l'attrice [[Laura Betti]], dal titolo ''Potentissima signora'', che non fu mai rappresentato.
;Sceneggiature cinematografiche
Frassineti collaborò anche ad alcune [[sceneggiatura|sceneggiature]] [[cinema]]tografiche: ricordiamo qui:
*la collaborazione per ''[[Lo svitato]]'' ([[1956]]) di e con [[Dario Fo]],
*e soprattutto ''[[Italiani brava gente]]'' ([[1966]]) di [[Giuseppe De Santis]], alla cui sceneggiatura lavorò in tandem con lo stesso [[regista]] e con [[Ennio De Concini]].
;Traduzioni
È la sua attività di traduttore a valergli, a tutt'oggi, i riconoscimenti più unanimi. Frassineti, assertore di una traduzione libera in grado di essere più fedele al testo proprio nel momento in cui se ne distacca, tradusse molto, dal [[lingua francese|francese]] e dall'[[lingua inglese|inglese]]. Ricordiamo, in ordine sparso:
*la già citata traduzione di ''Gargantua e Pantagruele''
*''Il romanzo dei comici di campagna'' da [[Scarron]] (Firenze, Sansoni 1982),
*''L'arte di fare fortuna'' da [[Béroalde de Verville]] (Torino, Einaudi, collana "[[I millenni]]", 1989),
*''Il nipote di Rameau'' da [[Diderot]] (Torino, Einaudi, 1984; nuova edizione: Macerata, [[Casa editrice Quodlibet|Quodlibet]], 2010),
*la ''Pantagruelina prognosticazione'' ancora da [[Rabelais]].
 
Anche sul versante della traduzione poetica Frassineti si è cimentato con dei giganti: la sua traduzione dell'''Ode sopra un'urna greca'' di [[John Keats]], ad esempio, è considerata magistrale (A. Frassineti, ''Una traduzione da Keats'', edizione limitata con esemplari numerati; Roma, Marsia, 1959)