Difficult to Cure: differenze tra le versioni
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==Il disco==
Anche in questo disco si registra un nuovo cambio di formazione con Cozy Powell e Graham Bonnet che vennero rimpiazzati; il primo all'indomani dell'Epico concerto tenuto al primo Monsters Of Rock di Castle Donington del 1980 decise di lasciare a seguito di crescenti tensioni con Blackmore (''probabilmente simili a
Unico residuo, per quanto piuttosto banale, del passato delle origini della band fu la [[title track]], basata sulla [[Sinfonia n. 9 (Beethoven)|nona sinfonia]] di [[Ludwig van Beethoven]], di cui costituisce una versione Rock, che Blackmore ha voluto da lì in poi portar con sé sempre in tutti i concerti fino al 1997, quando abbandonò la scena Rock/Hard Rock per la sua svolta Reinassance/Pop dei [[Blackmore's Night]].
Il resto dei pezzi si caratterizzano per una attitudine commerciale tanto spiccata (''I Surrender'' di Russ Ballard, ''Magic'' di Brian Moran, e ''Freedom Fighter'') quanto banale e mediocre nella composizione: unici sprazzi di Hard Rock di qualità e di melodia non banale o commerciale sono la opener ''Spotlight Kid'', il cui riff e impostazione e costruzione ha ispirato le composizioni di numerosissime altre hard bands ("l'esempio più famoso si ha nel 1984 con gli Alcatrazz di Graham Bonnett & Yngwie Malmsteen, con la loro ''Jet To Jet''"), lo splendido Hard-Blues post-Hendrixiano di [[Midtown Tunnel Vision]] e il toccante strumentale ''Vielleicht Das Nachste Mal (Maybe Next Time)'', in cui Blackmore riesce a far riemergere la sua vera anima e background musicale, quasi fossero delle piccole ''enclave'' musicali in cui lasciar emergere la propria vera anima musicale, all'interno di contesti e scelte musicali programmati con l'occhio alle charts (''ed al conto in banca'') delle FM Radios.
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