Cum nimis absurdum: differenze tra le versioni
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Sette anni dopo [[papa Pio IV]], avversario della famiglia [[Carafa]], con la bolla ''[[Dudum a felicis]]'' del 27 febbraio [[1562]] ammorbidiva gli articoli più [[Vessazione|vessatori]] della bolla di Paolo IV, in particolare per quanto riguarda le limitazioni all'[[attività economica]], il possesso di beni immobili anche fuori dai ghetti e assolveva chi non avesse rispettato le norme della ''Cum nimis absurdum''.
Tuttavia tale bolla costituì un precedente nella legislazione papale e i suoi effetti si sentirono fino alla [[presa di Roma]] nel settembre [[1870]].<ref>Il 2 ottobre 1870 un [[Regio decreto legge|decreto regio]] abolì tutte le [[Intolleranza religiosa|differenze religiose]] e sancì di fatto l'[[emancipazione]] degli ebrei. Per la data riportata (2 ottobre 1870) si veda: Marco Capurro, "[http://www.capurromrc.it/papato/papato15.html La questione giudea]" in ''Venti secoli di papato'' dal sito web omonimo. Riportato il 22 maggio 2007.</ref> Molte delle [[Ordinanza|ordinanze]] specificate nei quindici articoli della bolla, furono in seguito adottate da altri capi di Stato italiani<ref>Roberto Bonfil, ''Gli ebrei in Italia nell'epoca del Rinascimento'', Sansoni, Firenze, 1991</ref>.
È la prima delle bolle papali che lo storico Attilio Milano ha qualificato,
== L'incipit ==
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La fuga di molti imprenditori ebrei, specialmente del commercio, interno e internazionale, finì col danneggiare l'economia dello Stato mentre {{quote|''... la potenza dei [[marrano|marrani]] nel Levante mediterraneo, la loro rete di rapporti internazionali, le buone relazioni con i [[Sublime Porta|Turchi]] favorirono un'azione di rappresaglia con il boicottaggio del [[porto di Ancona]] da parte delle principali correnti mercantili levantine.''|<ref>M. Cassandro, op. cit. in bibliografia, pg. 234.</ref>}}
▲È la prima delle bolle papali che lo storico Attilio Milano ha qualificato come ''bolle infami'' (assieme alla ''Caeca et obdurata'' e alla ''Hebraeorum gens''). <ref>{{quote|''Paolo IV diede espressione a tutto il suo livore contro gli ebrei in una [[Bolla pontificia|bolla]] destinata a farli precipitare in uno dei più profondi abissi di degradazione che mente umana possa immaginare.}} ''A. Milano, ''Storia degli Ebrei in Italia'', Einaudi, Torino 1963, pg.247 </ref>
== Note ==
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